Feltri spaccia militari per migranti, incitando l'odio dei razzisti padani


Senza alcuna verifica, quella porcheria chiamata "Libero" ha ripescato la rinfaccia pubblicata su Facebook da un seguace di Salvini spacciandola per una notizia autorevole da spiattellare su un giornale che riceve fondi pubblici.
Sempre premettendo sia ovvio che gli italiani dovrebbero odiare i migranti solo perché Salvini li odia per profitto, quella carta troppo ruvida persino per pulirsi il deretano titola istericamente: "Immigrazione, 8 pullman tedeschi al Brennero, scortati dai carabinieri con vetri oscurati. Li rimandano qui?".

E Feltri aggiungeva di suo pugno:

La domanda (tendenziosa) nasconde un sospetto raccolto da tutti i commentatori o quasi: su quei pullman, forse, ci sono ospiti molto poco desiderati a Berlino e dintorni e rispediti nel luogo di arrivo originario. Un bel carico di immigrati richiedenti asilo approdati, magari, a Lampedusa, e senza i documenti necessari per ottenere lo status di rifugiati. In ossequio alle regole del Trattato di Dublino, eccoli tornare al Paese di primo approdo. Come diceva Giulio Andreotti: A pensar male si fa peccato, ma…

Oltre a fare peccato, Feltri fa disinformazione finalizzata alla propaganda dell'odio razziale dato che, come ricostruisce Open, ogni sua parola è un'immane bugia. Quelli non erano migranti (la cui gestione è peraltro degli stati e non certo dei pennivendoli che vendono odio contro di loro pur di asservire il tornaconto del loro padrone) ma militari Nato. Rettificherà? Probabilmente no, dato che nell'Italia leghista dilaniata dall'odio di Porro, Giordano e Del Debbio, mentire per creare odio sociale è ritenuto oggetto di ricche ricompense da parte della ricchissima élite padana.
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