Il Regno Gay e Lesbo delle Isole del Mar dei Coralli


Non tutti sanno che il 14 giugno 2004 alcuni attivisti australiani fondarono il Regno Gay e Lesbo delle Isole del Mar dei Coralli, una micronazione creata come protesta politica davanti al rifiuto del governo di riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso.
Capitanati da Dale Parker Anderson, il gruppo rivendicò alcune isole nel Mar dei Coralli e dichiarò la "secessione" dall'Australia dopo essere approdato sull'isola più grande dell'arcipelago e aver piantato una bandiera arcobaleno ai sensi della legge australiana sull'arricchimento ingiusto.
Le rivendicazioni non sono state riconosciute da alcuno Stato e non è mai esistito nessun insediamento permanente, ancor più dato che le isole scelte risolano tuttora disabitate. Il Regno dichiarò di aver costituito un servizio postale operativo il 1º gennaio 2006 ed emise persino i suoi francobolli ufficiali.
Nel maggio del 2010, Dale Anderson venne invitato a una conferenza organizzata a Sydney per i leader di tutte le micronazioni nel mondo, al fine di determinare i modi per ottenere il riconoscimento come paesi sovrani. Il governo gay annunciò che l'imperatore non avrebbe partecipato alla conferenza sostenendo che il regno era un ex Territorio australiano, quindi non era una micronazione.
Verso la fine del 2016, il sito ufficiale del Regno Gay e Lesbico delle Isole del Mar dei Coralli ha aggiunto un link legato al sito web di The Equality Campaign, l'organizzazione che chiedeva agli elettori australiani di partecipare al Sondaggio australiano sul diritto matrimoniale, di cui il voto favorevole avrebbe indotto il Parlamento dell'Australia a promulgare il matrimonio omosessuale. In seguito alla decisione presa dal popolo australiano di legalizzare il matrimonio omosessuale, l'imperatore Dale ha dichiarato che il regno sarebbe stato sciolto, cosa che accadde il 17 novembre 2017.
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