L'associazione Luca Coscioni in prima fila per difendere la qualità di vita dei disabili


Se non cercasse di fare fatturato distruggendo famiglie e privando bambini dai loro diritti civili, Jacopo Coghe farebbe quasi tenerezza nella sua capacità a provare vergogna quando se ne esce con le sue imbarazzanti semplificazioni di temi seri e complessi. Una su tutte, lo scorso settembre giurava che sarebbe bastato vietare l'eutanasia ed automaticamente si sarebbero trovate cure miracolose per qualunque patologia oggi incurabile.
Il suo slogan era molto semplice quando semplicistico: diceva che lui «era per la vita» e che quindi esigeva un divieto all'autodeterminazione dei pazienti perché così sarebbero vissuti felici e contenti dato che sarebbero guariti magicamente in virtù di come la sua organizzazione di estrema destra si era inventata loo slogan che «curare costa e morire fa guadagnare». Chissà se avrebbe avuto la sfacciataggine di dirlo anche in faccia a chi è stato colpito da un tumore al cervello...
Ma, soprattutto, pare un po' curioso che lui, la sua lobby e i suoi slogan sulla «difesa della vita» non saranno in campo per chiedere che alle persone con disabilità siano garantite le miglior cure possibili, cosa che invece verrà sostenuta dall'Associazione Luca Cosioni (alla faccia di quello che Coghe sostiene vogliano «uccidere» i malati mentre lui dice di volerli «curare» anche se incurabili!)

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, l'Associazione Luca Coscioni chiede che siano garantite strumenti assistenziali all'avanguardia ai disabili. La segretaria Filomena Gallo dichiara: "Dopo anni di attesa per l'aggiornamento dei LEA e del Nomenclatore Tariffario la revisione è avvenuta nel 2017, ma questi servizi risultano erogati in modo non corretto: poiché l'acquisizione risulta spesso non conforme alla richiesta effettuata sulla base di disabilità specifica e vi è una forte disparità di trattamento fra le diverse patologie, in violazione del principio di uguaglianza”.
“Il Ministero non ha effettuato la revisione dell'atto che nel 2017 aggiorna LEA e Nomenclatore ausili e protesi in cui non si tiene conto delle esigenze individuali delle diverse disabilità e di conseguenza regioni e presidi, che non possono procedere in modo corretto – continua Gallo -. La legge prevede un aggiornamento annuale di LEA e Nomenclatore ausili e protesi, e sono trascorsi già due anni dall'ultima revisione, chiediamo al Ministro Roberto Speranza, quanto tempo ancora dovranno attendere i disabili per vedere riconosciute richieste che chi è in uno stato di fragilità non può più vedere senza risposte? "

Associazione Luca Coscioni, realtà promotrice della libertà di ricerca scientifica e da sempre attiva contro ogni forma di discriminazione grazie alla creazione dell’ APP No Barriere - uno strumento gratuito che facilita la segnalazione di tutte le barriere architettoniche nelle città italiane - e alle numerose battaglie legali a difesa delle persone con disabilità. L’ultima in ordine cronologico porta la data di oggi 2 dicembre, quando da parte dell'Associazione Luca Coscioni è partita una nuova diffida nei confronti della Regione Basilicata, a seguito delle segnalazioni di persone con disabilità che non riescono ad accedere ad ausili di cui hanno bisogno come ad esempio le carrozzine con unità posturale. Diffida già effettuata in passato, alla stessa e tutte le regioni perché stavano per indire bandi di gare non nella piena osservanza di legge. L’Associazione grazie all’azione dei suoi legali riuscì a bloccare tali procedure errate, ma dopo 2 anni la situazione è peggiorata.
Nel mentre Coghe perde tempo a denunciare chi ha concesso patrocini gratuiti ai Pride, evidentemente ritenendo che i contribuenti debbano pagare un giudice preliminare per compiacere il suo sostenere che i gay non valgano manco il costo del foglio su cui è stata stampato il patrocinio. Diversa è la sua opinione quando risme di carta vengono sciupate per stampare quelle sue mozioni in cui lui chiede che i minori siano privati da ogni forma di difesa dal contrasto al bullismo omofobico. Alla faccia del gran "difensore" della vita!

In fondo è tutta questione di priorità. Se quella di Coghe è garantire che i gay vivano peggio di come potrebbero, per l'Associazione Luca Coscioni è il rinnovo delle richieste alla politica attraverso punti ben precisi già anticipati anche al Presidente Giuseppe Conte:
  • Realizzare la piena attuazione della “CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ DEL 2006”, garantendo l' applicazione dei Piani di Eliminazione delle barriere architettoniche su tutto il territorio con inclusione dell'eliminazione di barriere architettoniche anche per gli esercenti attività commerciale privata.
  • Istituire l’OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA CONDIZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA’, nelle modalità esattamente previste dalla Convenzione ONU non secondo le modalità attuali.
  • Procedere affinché le tipologie di ausili contenuti nel NOMENCLATORE TARIFFARIO, destinate ai bisogni più delicati e complessi, non siano acquistate e fornite per mezzo di gare d’appalto nelle modalità previsto dalla nuova normativa che non tiene conto delle diverse disabilità.
  • Far sì che venga istituito un Comitato “super partes” sui LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA che non sia composto da rappresentanti delle Regioni.
  • Sollecitare provvedimenti per la piena equivalenza in ogni sede della FIRMA DIGITALE alla firma autografa.
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