Salvini chiede il legittimo impedimento in tribunale per poter leggere i messaggini su Twitter?


Matteo Salvini ha peccato gli organizzatori del fallimentare rosario in suo onore dicendo che proprio oggi, nonostante la sua spudorata propensione all'assenteismo, si sentiva divorato dalla voglia di andare al lavoro. Era una palla.
Come appurato dal giudice di Torino che ha respinto la richiesta di "legittimo impedimento" avanzata dalla sua difesa in merito al processo che lo vede imputato per vilipendio all'ordine giudiziario, era assai improbabile che il senatore leghista dovesse partecipare ad una riunione di capigruppo per la legge di Bilancio come asserito dato che il calendario dei lavori di Palazzo Madama prevedeva una seduta della commissione bilancio di cui Salvini non fa parte.

E mentre andava in scena quella carnevalata, quello stesso Salvini che aveva invocato il "legittimo impedimento" raccontava ai suoi seguaci che se la stava prendendo comoda per leggersi i messaggini su Twitter:


Degna di nota è anche una fotografia ricorda la tristezza e la desolazione di quel padano che è stato ripreso a parlare da solo in Campidoglio nel più totale disinteresse dei passanti, con tanto di immancabile borsa griffata da un'azienda veneta di cui l'ex ministro si premura di mostrare chiaramente il loro manco giocasse a fare la Chiara Ferragni padana.
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