22 anni fa, Alfredo Ormando Alfredo Ormando si diede fuoco per denunciare l'omofobia della Chiesa Cattolica


Il 13 gennaio del 1998, Alfredo Ormando si diede fuoco in Piazza San Pietro per «protesta contro la Chiesa che demonizza l'omosessualità».
Nato in una famiglia di contadini, aveva sette fratelli e sorelle. La sua omosessualità non venne mai accettata né in famiglia né dalla società in cui viveva, motivo che lo spinse a trasferirsi in un seminario francescano. Non avendovi trovato alcuna comprensione, abbandonò il seminario e iniziò a lavorare come scrittore indipendente.
Qual 13 gennaio si diede fuoco a Roma in Piazza San Pietro per protestare contro l'atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti degli omosessuali. Morì dopo 10 giorni di atroci sofferenze nell'ospedale romano Sant'Eugenio, dove era stato ricoverato in fin di vita dopo che due poliziotti avevano cercato di spegnere le fiamme che lo avvolgevan.
Il Vaticano cercò di sviare il fulcro di questa vicenda, rilasciando un comunicato stampa nel quale affermava che Alfredo Ormando si era tolto la vita per problemi di famiglia, non quindi legati alla propria omosessualità. Ma a confermare i veri motivi del gesto era lo scritto da lui lasciato in cui affermava chiaramente di cercare io martirio per sensibilizzare ai problemi della mancata accettazione dell'omosessualità da parte della Chiesa Cattolica.
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