Il carnevale di Fano diventa leghista. Lo chiuderà Povia, il padano che canta contro gay e migranti


Chissà se canterà le sue canzoncine sui gay che "guariscono" dall'omosessualità o se preferirà le sue canzonette contro i migranti. Fatto sta che il sovranista Povia è stato invitato a partecipare al carnevale di Fano dopo il suo tour di disinformazione volto a promuovere l'isteria "gender" al fianco di Gianfranco Amato.
Nel sito, l'ente carnevalesco avverte che i bambini partecipanti verranno esposti ad un uomo che ormai vive di propaganda, scrivendo sul loro sito che «l’ultima sfilata, in programma per il 23 febbraio, sarà invece affidata a Povia cantautore in grado di arrivare al cuore grazie alla sua capacità di raccontare temi attuali, scomodi e controcorrente, con un linguaggio accessibile a tutti».
Attraverso una lettera aperta, Agedo Marche, Arcigay Agorà, Arcigay Comunitas Aps, CGIL Nuovi Diritti Marche e GAP Urbino domandano: «A questo punto non possiamo non chiederle, quali sono i temi scomodi e controcorrente che avete affidato all'espressione artistica del cantante in questione? Il vero problema, che solleviamo e che ci preoccupa, è che ancora non abbiamo capito quali siano i contenuti ed i valori di riferimento per l'Ente Carnevalesca sui temi che vuol proporre alla cittadinanza in questa edizione del Carnevale. Uno lo proponiamo noi, secondo Lei: Luca era gay?».

Surreale è come la stampa locale abbia risposto alle polemiche propinando ai loro lettori una presunta lettera di un presunto gay che dice che lui non ha nulla contro chi dice che i gay devono essere "curati" perché altrimenti sarebbe "censura". Ed è citando la stampa integralista che se ne esce con il solito "Se Luca fosse stato etero e poi fosse diventato gay ci sarebbe stata la stessa polemica?". Insomma, ancora una volta pare che il fondamentalismo userà il carnevale per cercare di alimentare odio contro i gay, magari spacciandosi per gay che amano i loro persecutori.
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