Lo schifo di Tuiach che usa i bambini di Bibbiano e abusa della religione per incitare all'odio contro i gay


Il consigliere trientino Fabio Tuiach non ci risparmia dal raccontarci i più perversi dettagli sulle modalità con cui lui penetra la vagina di sua moglie o su come lui voglia ingravidarla ad ogni amplesso manco se la ritenesse un oggetto adibito alla mera produzione di prole, eppure è insultando i gay e citando la stampa neofascista di CasaPound che «il camerata» torna a insultare gay e cattolici in quel suo blasfemo citare il nome di Dio invano e in quel suo fantasticare su come gli altri farebbero sesso. Questa volta se n'è uscito scrivendo:


Se qualcuno dovrebbe fargli un disegnino per spiegargli che due donne non fanno l'amore usando il cu*o come lui sostiene, altrettanto evidente è come abbia più senso parlare di "amore" nel rapporto tra due persone che si amano piuttosto in chi considera la moglie come un oggetto funzionale alla produzione di figli.
Non va meglio con la porcheria da lui linkata, nella quale la camerata Cristina Gauri pare eccitarsi nel raccontare fantomatici dettagli sulla vita sessuale delle due donne che i fondamentalisti non volevano potessero essere affidatarie di un bambino in quanto lesbiche (lo dimostra il fatto che, fra tutti gli indagato, pare che a questa gente interessi solo creare fango contro loro due).
Giurando che la Procura menta nel sostenere che non esisterebbe alcun "sistema Bibbiano", il quotidiano di estrema destra si mette a raccontare che:

Le due affidatarie lesbiche sono indagate “per aver omesso di riferire al perito particolari rilevanti relativi alla vita della minore“. A quanto pare, infatti, la vita nella famigliola arcobaleno non era proprio rose e fiori. Le indagini hanno infatti rilevato la presenza di “un disegno della bambina” che raffigurava “le donne mano per mano con la frase ‘Vai via perché se ci sei tu non possiamo fare l’amore’”. Da segnalare il ritrovamento di una frase scritta dalla piccola sul disgusto della provato “nel ricevere la buonanotte” da una delle due indagate “nuda”, nonché nell’assistere a un’effusione tra le due. Ma compaiono anche i racconti dei sogni fatti dalla minore “da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici’ con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie”. Le due donne sono indagate anche “per aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia tra Bassmaji e Anghinolfi, e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti lgbt anche sugli affidi a omosessuali“.

Se la Costituzione su prevede che tutti siano ritenuti innocenti sino a prova contraria e se spergiurare la veridicità di accuse non giudicate pare un attacco alla democrazia, da voltastomaco è come questa gente cerchi di strumentalizzare le vittime di un presunto reato per sostenere che i gay dell'intero mondo debbano essere condannati sulla base di atti commessi da due singole persone. Sarebbe come se si volesse sostenere che un singolo padre che abusa sessualmente dei figli ci legittimerebbe ad andare a dire in giro che Tuiach è un pedofilo....
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