Tuiach: «Oltre alla scomunica, per i comunisti c'è un girone infernale apposito»


Fabio Tuiach invita i suoi amichetti camerata a pregare Dio perché impedisce agli altri di poter avere idee contrarie alle loro. Invitando a «combattere» contro chi non vuole sparare contro chi salva i naufraghi dalle acque del Mediterraneo, scrive:


A quel punto, il consigliere triestino inizia a raccontare che i comunisti devono essere ritenuti scomunicati e che lo scopo della sua vita è andare in giro a dire agli altri che non possono essere cristiani dato che lui si erge a giudice supremo che pretende di stabilire quali siano le regole per esserlo. E se è opinabile ritenete che lui lo sia, surreale è come il consigliere sbraiti che vuole vietare agli altri di poter essere cristiani mentre dice che gli altri costituirebbero una minaccia alla sua libertà religiosa:




Nell'articolo citato, il termine «aggressione» è inteso in un senso molto ampio dato che per l'articolista persino l'incendio non doloso alla cattedrale di Notre Dame dovrebbe essere ritenuta tale. Ed è in quel testo che ci sostiene anche che «l'ostilità anticristiana è diffusa in tutta l'Europa occidentale, dove nel 2019, giorno dopo giorno. Le chiese e i simboli cristiani sono stati deliberatamente attaccati». Insomma, loro sono quelli che negano esista l'omofobia ma che vedono una fantomatica persecuzione contro le chiese cristiane... ed ovviamente lo dicono per arrivare alle loro rivendicazioni contro l'islam:

In Francia e in Germania, l'impennata di attacchi anticristiani coincide con la recente immigrazione di massa dal mondo musulmano. La mancanza di statistiche ufficiali sui perpetratori e sui motivi rende impossibile sapere con precisione quanti attacchi possono essere attribuiti all'anti-Cristianesimo musulmano o alla causa jihadista.

L'articolo inizia così a piagnucolare che i furti nelel chiese non siano classificati come «crimini d'odio» o a spergiurare che «alcuni attacchi, soprattutto quelli contro il Cattolicesimo romano, che alcune femministe radicali e qualche laicista radicale considerano un simbolo del potere e dell'autorità patriarcale, sono di natura politica» ma, a loro dire, «i media europei che spesso amplificano gli attacchi ai musulmani hanno minimizzato gli atti malevoli contro i cristiani».

Citando la propaganda integralista della lobby guidata da Riccardo Cascioli, aggiungono che il problema sarebbe la laicità dello stato:

In un'intervista alla rivista italiana Il Timone, il vescovo di Fréjus-Toulon, Dominique Rey, ha dichiarato che gli attacchi contro le chiese in Europa avvengono nel contesto di una società europea caratterizzata dalla laicità, dal nichilismo, dall'edonismo, dal relativismo culturale e morale, dal consumismo e dalla diffusa perdita del senso del sacro.

Insomma, si fa del vittimismo populista per sostenere che i sedicenti "cristiani" sarebbero perseguitati da chi non è cristiano o da chi pensa che per essere "cristiani" si debba seguire l'amore predicato da Gesù e non l'odio che Salvini rigurgita quando agita rosari e madonnine durante i suoi comizi elattorali...
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