Anche oggi Tuach ha equiparato l'omosessualità alla pedofilia


Ovviamente nessuno classifica la pedofilia come un "orientamento sessuale" e la falsa testimonianza defecata quest'oggi dal consigliere Fabio Tuiach si basa sulle bufale omofobe ideate dall'organizzazione integralista guidata da Toni Brandi e Jacopo Coghe. È dunque indicando i nomi dei suoi mandanti che Tuiach torna pure oggi a ripetere che lui si sente «perseguitato» perché in minoranza nel suo odio contro il prossimo.
Quasi a volersi far beffa di uno stato che non sa proteggere i propri cittadini dall'odio che lui sprigiona quotidianamente contro interi gruppi socualo, il consigliere triestino scrive:




Se il consigliere pare nostalgico della criminalizzazione dell'mosessualita quanto si dice nostalgico del fascismo, forse dovrebbe provare leggere un dizionario e forse potrebbe scoprire che gli unici perseguitati sono quei gay che lui insulta quotidianamente, pretendendo pure di farsi pagare uno stipendio pubblico anche da chi e vittima dei suoi efferati insulti.

Riguardo all'articolo citato, il consigliere Tuiach pare credere alle stupidaggini scritte da Manuela Antonacci senza rendersi conto di essere dalla parte di chi non vuole prevenire gli abusi sui minori. Se ovviamente nessuno paragona la pedofilia ad un "orientamento sessuale" come sperguira quel manipolo di integralisti, c'è chi propone di non criminalizzare l'impulso dato che lo stigma sociale è un freno per chi potrebbe rivolgersi ad uno specialista per impedire che la sua fantasia possa diventare realtà. E se è facile ottenere consensi uscendonesene con una qualche frasetta di circostanza contro la pedofilia, la realtà e che Tuiach e i suoi amichetti non vogliono siano proposti strumenti per prevenire le violenze. E magari pensi a quei camerata che fanno turismo sessuale mentre le loro mogli se ne stanno recluse in casa a vadare ai figli al posto di usare la loro depravazione contro degli innocenti.

Sino a quando il Comune di Trieste tollererà che un suo rappresentante trascorerà le sue giornate a promuovere odio e ad insultare parte dei cittadini? Ce lo chiediamo perché noi saremo anche stanchi di doverci occupare quotidianaente di un tale figuro, ma non possiamo tacere sino a quando la Repubblica obbligherà i perseguitati a dover dare i loro sudati risparmi al loro persecutore solo perché Salvini gli ha dato una poltrona e le istituzioni non sembrano capaci di togliergliela. Serve un motivo? Magari gli si chieda cosa intende quando nel suo profilo dichiara che «eccesso della forza è lecito»contro il volere della sovranità popolare:


E da quanto dovrebbe essere lui a decidere che la patria si starebbe «perdendo» solo perché la maggioranza non odia le minoranze quanto lui vorrebbe?
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