La baracconata di Adinolfi che cerca visibilità insultando Achille Lauro


Come tutti i populisti che cercano di trarre profitto economico dall'ignoranza, anche il populista ultra-fondamentalista a Mario Adinolfi si è messo a cercare i suoi tre secondi di visibilità sbraitando che tutto ciò di cui non si capisce il senso debba essere ritenuto una "baracconata".
Se quel termine sembra molto più appropriato per i blasfemi rosari anti-gay recitati dai miliziano di Adinolfi o per le sue manifestazioni contro la libertà di scelta die malati, il pluriposto che campa sull'odio omofobo ha preferito unirsi ai suoi amichetti leghisti nell'inveire contro l'arte di Anchelle Lauro al Festival di sanremo. Ed è con la sua proverbiale arroganza che scrive:


ma al netto delle sue scarpe da ginnastica e della sua maglietta sudata ostentata durante il suo secondo matrimonio, non è che Adinolfi sia un plagio dei miliziani dell'Isis nel suo abuso della credenza religiosa come pretesto per attentare ai diritti e alle libertà altrui?
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