Silvana De Mari è tornata a negare il femminicidio: «L'emergenza di questo paese è il suicidio dei maschi»


È dalle pagine di "Verità sovranista" che la signora Silvana De Mari (nella foto di apertura insieme a Ottavio Herbstritt, proprietario del sito) è tornata a negare il fenomeno del femminicidio e della discriminazione di genere. Lo ha fatto attraverso un surreale articolo intitolato "L'emergenza di questo paese quindi è il suicidio dei maschi" in cui scrive:

Femminicidio le donne assassinate ogni anno sono circa 130, gli uomini assassinati 400, gli uomini suicidi circa 3200. Le donne suicide sono circa 800 e il suicidio è doppio nelle donne sole. I numeri reali sono superiori a quelli ufficiali perché molti camuffano il suicidio da incidente.
L'emergenza di questo paese quindi è il suicidio dei maschi, dovuto alla spaventosa situazione economica che strangola la gente, che obbliga uomini perbene a essere disoccupati, donne che vorrebbero essere madri a non osare farlo, famiglie a perdere la casa per pignoramento, imprenditori costretti a fallire per eccesso di crediti, anziani a cercare qualcosa nei cassonetti.

La signora sostiene dunque che gli uomini si suiciderebbero per il lavoro e che le donne lo farebbero perché vorrebbero essere madri. Ovviamente si tratta di una pura congettura finalizzata a sostenere che il sessino dei fondamentalisti, ma già chiarisce come la signora pretenda che il maschio lavori e che la donna debba starsene reclusa in casa a produrre figli.

A quel punto la signora sostiene che chi si suicida per problemi finanziari debba essere messo sullo stesso piano di donne picchiate a morte da uomini che dicevano di amarle. Sbraitando come suo solito, scrive:

Perché ci parlano solo di femminicidio? Perché si sono tutti inventati che l'emergenza è il femminicidio e i medici obiettori? Per distrarre l'attenzione dal suicidio, dalla disperazione, dall'impossibilità di vivere, dai 12 miliardi di euro spesi in un'accoglienza indiscriminata che sta causando disastri e morti in mare, certo, ma non è solo questo.

Poteva forse mancare il solito rantolo razzista? Ovviamente no. E la signora pare sostenere che gli italiani si suicidino per colpa dei migranti e di un Salvini che non può impedire alle ong di salvare i naufraghi dalle acque del Mediterraneo. Ed è mettendo a confronto numeri imparagonabili che la signora se ne esce dicendo:

Abbiamo 4000 suicidi l’anno, 800 donne e 3200 uomini.
La vera violenza contro le donne è il suicidio loro e quello dei loro uomini.
La vera violenza contro le donne è una tassazione talmente atroce che impedisce di diventare madri.
La vera violenza contro le donne è la disoccupazione dei loro uomini.
La vera violenza contro le donne e contro gli uomini è Bibbiano, e tutte le altre Bibbiano ancora sommerse.
La vera violenza contro le donne sono i miserabili 4 mesi di congedo per maternità, il dover tornare al lavoro quando il piccolo ha 4 mesi e ha un disperato bisogno di mamma.
La vera violenza contro le donne è la pornografia, la vera violenza contro le donne è la mostruosa nauseante filiazione che sfrutta l’utero delle donne, i loro ovuli, il loro dolore, a volte la loro morte.
Giù le mani dai nostri uomini.
Giù le mani dalle nostre famiglie.
Giù le mani dai nostri figli.

Non si capisce perché la signora Silvana De Mari dica che i figli altrui sarebbero "suoi" e che lei voglia decidere per loro come debbano essere le loro famiglie e in che modo debbano essere ingravidate le loro figlie. Eppure questa gente che vuole allungare le loro mani sui figli altrui è la stessa che piagnucola che i loro figli devono essere ritenuti di loro proprietà e che lo stato non debba poter difendere i minori dai loro soprusi:


Non è stupefacente che dicano che i genitori integralisti debbano poter disporre a proprio piacimento dei propri figli mentre pretendono di imporre il loro volere ai figli delle persone per bene? Ed in che modo i suicidi avrebbero a che fare con gli omicidi commessi dai mariti che picchiano a sangue le loro mogli o fidanzate?

All'articolo viene anche allegata una imprecisata "tabella dei morti per suicidio" in cui non c'è alcuna divisione per sesso e non vengono contemplati gli omicidi o i femminicidi. Se il senso di quei dati non è chiaro, qualcuno potrebbe fare il loro gioco e notare che nelle regioni a trazione leghista i suicidi risultino più alti. Peccato che trarre conclusioni così populiste rischierebbe di essere folle quanto pare folle il "ragionamento" che porta la signora De Mari a violentare delle persone decedute allo scopo di assolvere i maschi violenti ed impedire un serio contrasto alla violenza di genere.
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