Trieste. Il consigliere Fabio Tuiach si mette a dire che i gay sarebbero pedofili e che dovrebbero suicidarsi


Il consigliere comunale Fabio Tuiach ha anche un po' rotto i coglioni con le sue quotidiane aggressioni ai cittadini lgbt. Evidentemente incapace di provare vergogna, il «camerata» si è messo pure a citare i siti di un fondamentalista che giura di poter «curare l'omosessualità» pur si sostenere che i gay sarebbero pedofili. Lo scrive sui social network russi, tra una lode a Mussolini e un invito all'odio antisemita:


Ovviamente Tuach se la prende anche contro Facebook, il sito che lui dice debba essere odiato perché il fondatore sarebbe un ebreo e si sa che i nazifascisti non amano glie ebrei quasi quanto lui pare odiare quella senatrice che ha osato sopravvivere ai campi di sterminio. E allora che fa il camerata? Prende delle foto di minorenni, li mette alla gogna e offre la sua sponsorizzazione alle depravate teorie di un qualche evangelico che fa soldi vendendo pregiudizi. Insomma, uno schifo.

Lo scopo è sostenere che lui debba dare scandalo davanti ai bambini inneggiando al fascismo e dicendo che chi vuole creare un mondo più accogliente divrebbe suocidarsi:


Nell'articolo linkato dal consigliere, tal Jonathon Van Maren si mette a dire che:

Nonostante la, seppur limitata, reazione negativa, la maggior parte della popolazione adulta sembra essere assuefatta dalla tendenza sempre più diffusa di portare i bambini ai gay pride e dalle oscenità non stop trasmesse da TV, Netflix e Hollywood, al punto da esibire comportamenti che in altre circostanze sarebbero stati considerati indubbiamente inaccettabili.

E davanti ai bambini che si vestono come persone del sesso opposto (esattamente come avviene da centinaia d'anni), i fondamentalisti si inventano che:

Benvenuti nel mondo dei drag kids, un ambiente in costante espansione dove parrucche, lustrini ed esibizionismo in miniatura regnano sovrane, e dove viene ostentata tutta l’attitudine pro-gender e il carattere impertinente della sua controparte adulta.

Pare curioso non dicano lo stesso delle bambine che giocano a fare la mamma, ma loro si difendono dicendo che il loro odio colpisce solo chi non è conforme ai loro stereotipi e che quindi nessuno dovrebbe poter fare ciò che vuole dato che poi loro li insulteranno:

Le critiche possono essere pesanti, aggiunge, sottolineando che tutti i drag kids sono state vittime di bullismo, specialmente Queen Lactatia, ovvero Nemis Melancon-Golden. A detta di alcuni il più famoso del gruppo, è stato oggetto di critiche per via di una fotografia che ha fatto il giro del web e che vede Lactatia immortalato accanto a un seminudo Violet Chachki, vincitore di una delle “Drag Race”.

L'articolo inizia così a sentenziare:

È chiaramente una cosa malvagia, e si tratta chiaramente di sfruttamento. Qualsiasi generazione prima della nostra l’avrebbe identificata come tale. Pochi anni fa, infatti, sarebbe stato un oltraggio alla sensibilità per la maggior parte dei cittadini dell’America del Nord, che si sarebbero scandalizzati nel vedere bambini preadolescenti, ingaggiati come ballerini sensuali travestiti per esibirsi in ambienti dalla pesante connotazione sessuale.
Ma quelli erano tempi diversi. Anche se quei tempi erano solo pochi anni fa.

E dove starebbe la «pedofilia» sbandierata nel titolo? Non c'è, ma tanto i populisti guardano i titoli grandi e mica vanno a vedere in che modo il Tuiach di torno li sta prendendo in giro con l'obiettivo di fomentare odio..
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