Quei populisti che vogliono fare la guerra ai bambini


Il consigliere Fabio Tuiach pubblica le immagini delle ecografie del suo ennesimo figlio mentre sbraita che bisognerebbe violare i più basilari diritti umani pur di respingere quei profughi siriani che scappano dai bombardamenti. Matteo Salvini si dice «papà» mentre brandisce rosari e madonnine imprecando contro i migranti da mattina a sera. Giorgia Meloni si definisce «mamma cristiana» mentre sogna di poter schierare navi da guerra contro chi salva la vita ai naufraghi nel Mediterraneo.
Tutti loro si dilettano a definirsi «cristiani» mentre cercano di fatturare grazie ad una dialettica che mira a sostenere che tutti gli stranieri siano terroristi o ladri, promuovendo odio sociale, creando paure e incitando i populisti a tirare fuori il peggio di sé.

Ma se odiare è facile e porta consensi, più difficile è porsi delle domande se si va oltre alla definizione di «clandestini» che questa gente ha cucito addosso ai rifugiati in modo che i loro elettori siano maggiormente spronati ad inveire come indemoniati piuttosto che provare una qualsivoglia empatica con i protagonisti di storie come questa:


Si può leggere la nota e iniziare a sbraitare che i migranti devono starsene fuori dall'Italia perché infastidiscono Pillon, oppure ci si potrebbe domandare cosa può spingere cinque minorenni a dover abbandonare la propria casa e la propria famiglia per cercare di fuggire in Europa.
Salvini che direbbe se fosse suo figlio dover scappare anziché poter giocare con una moto d'acqua pagata dai contribuenti che il suo ricco padre gli ha permesso di usare prima di portarlo alla festa in spiaggia con quelle cubiste seminude a cui lui faceva scuotere le tette sulle note dell'inno di Mameli? La «mamma cristiana» Meloni vorrebbe vedere navi da guerra schierate contro il diritto dei suoi figli a poter sognare un futuro? E Tuiach elogerebbe i «camerata» neofascisti se volessero sparare contro la sua prole?
Il bello è che quei tre sono gli stessi che vanno in giro a dire di voler «difendere i bambini» quando propongono di abolire ogni tutela per i minorenni gay, ma poi pare che dei bambini gliene freghi assai poco se si tratta di stranieri che hanno dovuto crescere in fretta e che hanno conosciuto un Inferno che loro non si possono neppure lontanamente immaginare.
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