Brasile, Bolsonaro si unisce al corteo degli estremisti che chiedono il golpe
Ormai siamo alla follia populista. Il presidente presidente brasiliano Jair Bolsonaro non si è accontentato di licenziare chi non nega la pandemia come lui, ma ora si è pure unito ad un gruppo di estremisti che contestano le restrizioni volte a contenere la diffusione del Coronavirus.
I manifestanti chiedevano la fine della democrazia e i pieni poteri all'esercito contro quelli che sostengono siano i "nemici" della dittatura di Bolsonaro: il Congresso federale e la Corte Suprema.
In piedi su un camioncino, il presidente ha incitato la folla gridando slogan populisti come «adesso il popolo è al potere» e «noi non vogliamo negoziare nulla», anche se non è chiaro in che modo la dittatura dovrebbe essere ritenuta una forma di potere per il popolo.
Dato che il populismo è tale ovunque, Bosaro pare quel salvinic he incita i suoi a non rispettare le misure di sicurezza a tutela della loro salute o di quel Trump che twitta contro i governatori che attuano le norme decise dal suo cabinet, incitando le proteste di massa. Ormai siamo dinnanzi a personaggi che demonizzano la competenza da parte di governanti sanno parlare solo alla loro pancia.