Feltri contro il Sud: «Meritate una brutta fine»


Vittorio Feltri risulta essere stato stato sospeso da giorni per violazione della privacy, ma da buon populista lui se ne frega e continua a pubblicare editoriali deliranti come se nulla fosse in quella tipica ideologia leghista per cui le regole vanno imposte solo agli altri. È per questo il minorenne statunitense va bendato e gettato in pasto alle bestie, gli evasori vanno ammirati e premiati con condoni e impunità.
Ma Feltri è andato oltre, ricorrendo al quel razzismo contro il Meridione che la Lega di Salvini finge solo formalmente di aver abbandonato da quando il padano pretende di usare il suo razzismo contro i migranti per ottenere i voti di quei napoletani che diceva "puzzassero più dei cani" mentre canticchiava ubriaco alle sue festicciole di partito. In quella priorità leghista per cui i morti vengono dopo il tentativo di salvare la giunta leghista della Lombardia dopo il fallito tentativo di Salvini di garantire impunità a chi ha sbagliato, Feltri ha deciso di dare libero sfogo al suo odio verso i meridionali scrivendo:

Attenzione, manutengoli ingordi, a non tirare troppo la corda poiché correte il pericolo di rompere il giochino che fino ad ora vi ha consentito di ciucciare tanti quattrini dalle nostre tasche di instancabili lavoratori. Noi senza di voi campiamo alla grande, voi senza di noi andate a ramengo. Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritata.

Un giornalista che minaccia i cittadini e dicendo che faranno una brutta fine perché i settentrionali sarebbero più "ariani" di loro e perché il bulletto Salvini potrebbe far scattare la sua ira da padano amante delle cubiste che, tra un mojito e una sagra della porchetta, dice di voler "difendere la famiglia tradizionale" con ex-mogli, fidanzatine sempre più giovani e figli minorenni sbattuti in prima pagina a fini di propaganda. Il tutto, da copione, sostenendo che il nord dovrebbe essere tutto dalla parte del suo amichetto padano, anche se poi l'operosa Milano e l'operosa Bergamo hanno scelto di lasciare a casa i suoi candidati e di rigettare l'ideologia populista.
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