Orban usa i "pieni poteri" ottenuti con il Coronavirus per cancellare i diritti delle persone trans


Ottenuti pieni poteri con la scusa di dover contrastare il Coronavirus, il primo atto del presidente ungherese Viktor Orban è stato quello di abolire i diritti delle persone trans.
Nonostante tale atto non abbi alcuna attinenza con il pretesto da lui usato per ottenere "pieni poteri", il fondamentalista ha cercato di accelerare l'iter di una legge volta dall'estrema destra neofascista che mira a sostituire su tutti i documenti ufficiali da dicitura "genere" con "sesso alla nascita" in modo che le persone trans non possano modificare quel dato anche dopo una riassegnazione di genere dato che il uso partito sostiene che «dato che è impossibile cambiare completamente il proprio genere biologico, è necessario stabilire per legge che non può essere modificato neanche nel registro civile».
Il risultato? La gente morirà di Coronavirus, ma le persone trans saranno discriminate per compiacere quai vari violenti alla Tuiach per cui l'unico scopo delle loro vite è quello di rovinare quante più vite gli sia possibile.
La legge introduce anche la detenzione per chi viene accusato di fare disinformazione sul virus, sollevando timori che quel cavillo verrà usato per neutralizzare i critici dell'approccio del governo.
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