Salvini ha ottenuto i suoi porti chiusi: decine di migranti sono stati lasciati morire soli nel giorno di Pasqua


Compiacendo le pressioni di Salvini volte a cercare di mettere a frutto il Coronavirus per garantire un numero maggiore di morte in mare come omaggio alla madonna di Mejugorie da lui sbandierata negli ultimi giorni, la Pasqua è stata inondata dal sangue innocente delle vittime dell'odio populista.
La denuncia è di Sea Watch, la quale parla dell’affondamento di un gommone tra Tripoli e Malta. I fatti riguardano «250 persone erano alla deriva da sabato su quattro gommoni» che ospitavano tra le 47 e e le 85 persone. Una delle due imbarcazioni si è capovolta e i migranti sono stati «Lasciati morire soli nel giorno di Pasqua da un’Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono».
E mentre Pillon dice di voler andare a Messa, le sue politiche sono costate la vita a decine di persone nel giorno in cui nell'omelia del papa si pregava perché Cristo «riscaldi il cuore delle tante persone rifugiate e sfollate, a causa di guerre, siccità e carestia» donando «protezione ai tanti migranti e rifugiati, molti dei quali sono bambini, che vivono in condizioni insopportabili, specialmente in Libia e al confine tra Grecia e Turchia».

Il 9 aprile scorso fu Libero a titolare in prima pagina che loro esigevano che nessuno ripescasse i migranti dato che dicevano dovessimo occuparci solo dei nostri problemi e lamentarsi se gli altri non ci aiutano e non ci regalano denaro o assistenza come noi li rifiutiamo a chi sta peggio di noi. Chissà se oggi festeggeranno per quei morti abbandonati soli tra le gelide acque del mediterraneo per far felice l'elettorato populista.
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