Tuiach difende gli italiani che delinquono con la scusa che lui odia solo gli africani


Il consigliere Fabio Tuiach ha trascorso la sua Pasqua in salsa fascista lamentandosi che agli italiani venga chiesto di rispettare le norme per il contrasto alla diffusione il coronavirus anche qualche furbetto vorrebbe fregarsene per anteporre i suoi egoismi alla salute pubblica (e a danno della collettività, dato che è a causa di questa gente se le aziende dovranno restare chiuse).
In quella sua ideologia in cui tutto si risolve dando libero sfogo al suo odio contro i migranti e alla sua derisione di chi è vittima di persecuzione, scrive:


Se il consigliere pare citare a casaccio la violenza di genere quasi volesse deridere quel femminicidio in cui dice di non credere, fa ribrezzo osservare come il consigliere di diverta a contrapporre temi che non hanno nulla a che vedere l'uno con lì'altro quasi sostenesse che la sua costante promozione dell'odio giustificate ogni altra sua pretesa di illegalità.
E sarà anche che per lui la salute pubblica viene dopo il suo tentativo di abusare dei cadaveri ancora caldi a fini propagandistici, ma bisognerebbe spiegare al signorino che è a causa di chi viola le norme che noi siamo costretti a dover star chiusi in casa e le nostre aziende non possono riaprire. Se ognuno avesse fatto la sua parte, in 14 giorni sarebbe tutto finito.
Saranno dunque altri italiani a pagare il prezzo di chi viola la legge con a compiacenza del consigliere di estrema destra, il quale pare negare anche che basta guardare alle statistiche svedesi per accorgersi che ,facendo come loro e evitando il lockdown, si sarebbe provocata un escalation di morte:



Quindi il signorino vorrà anche compiacere l'egoismo dei suoi amichetti camerata, ma forse dovrebbe spiegare ai cittadini che gli pagano lo stipendio che lui non pare avere alcuna intenzione di pensare alla loro salute.

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Nella foto: le spiagge prese d'assalto dagli italiani che hanno violato i decreti contro il coronavirus.
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