Tuiach: «Io perseguitato dai fr*ci. Sono un'icona gay più di Ronaldo. Se viene già l'Europa sono contento»
Non è chiaro se il consigliere Tuiach non ci arrivi proprio o se creda che i suoi proseliti siano dei prefetti ignoranti capaci di bersi qualunque cosa. Fatto sta che, dopo aver trascorso mesi a negare di aver detto che lui si sentiva offeso da chi dice che Gesù fosse ebreo come è scritto nei Vangeli anche se le sue parole erano impresse in un video, il consigliere triestino nega di aver sostenuto che il Coronavirus sarebbe una punizione di Dio contro i gay. Nascondendosi dietro alle sottane dei preti e attribuendo alla suo "cristianesimo" in salsa fascista la "colpa" del suo odio contro natura, è dicendo che lui si sente «perseguitato» da chi non si lascia perseguitare in silenzio che scrive:
Se è vero che il signor Tuiach ha citato un prete che non è tutto fuorché uno tra i più stimati al mondo, il suo sostenere avvalorare quella tesi folle sostenendo che lui riteneva che «l'arcivescovo Viganò avesse ragione» a dire quelle bestialate. E dunque, a meno che l'italiano non sia un'opinione, Tuiach si è fatto promotore di quel messaggio d'odio.
E non va certo meglio nel suo odio contro l'Europa, con quel suo sostenere che «la democrazia è nata quando è fintino il cristianesimo» in virtù del suo sostenere che la sua curiosa idea di "cristianesimo" sarebbe sarebbe stato rappresentato dalla dittatura nazifascista. Da copione non manca il suo continuo uso di termini offensivi per definire i gay, quasi si divertisse come una scolaretta nell'ostentare il suo odio anticristiano verso il prossimo.
Non va meglio quando Tuiach inizia dire che lui si reputa una icona gay in virtù di come i gay critichino al sua efferata violenza verbale e le sue offese gratuite. Evidentemente il consigliere non conosce il significato dei termini che usa o non ha le capacità intellettive per comprenderne il significato:
In realtà a far sì che nessuno parli della sua carriera da pugile è il disastroso incontro che l'ha visto finire ko in meno di trenta secondi, non certo di un «rischio omofobia planetario» che neppure si capisce che cosa voglia dire. Ed è da vomito la ferocia con cui il fascista ripete ossessivamente i suoi insulti quasi se ne vantasse.
Il riferimento a Ronaldo deriva da come il consigliere sostenga ciclicamente che lui si crede «bello» e che quindi la gente dovrebbe provare attrazione per lui. Peccato che molti troverebbero più sensuale un tombino della fogna.