Tuiach sostiene che Zaia imporrà «il marchio della Bestia» per renderlo schiavo dei gay
Secondo il consigliere fascista Fabio Tuiach, il leghista Zaia sarebbe un «comunista» che lui reputa troppo amico dei gay. In fondo il governatore veneto ha solo patrocinato i peggiori gruppi dell'omofobia di estrema destra mentre proponeva di dare alle fiamme i libri che promuovono la tolleranza...
Eppure è sputando sul partito che gli ha regalato uno stipendio pubblico che il camerata inizia a dire che qualcuno gli metterà microchip sottopelle quasi a qualcuno potesse fregare qualcosa di cosa faccia quando molla i figli alla moglie dicendole di andare al porto. Ma è secondo collegamenti mentali che meriterebbero indagini psichiche che lui parte da lì per parlare dell'Apocalisse per poi accostarci quei gay che da mesi sono vittime delle sue quotidiane aggressioni.
Si passa così alla megalomania di chi dice che il suo presunto "dio" rivisto in salsa fascista farà quello che dice lui dato che è su una presunta entità astratta che il consigliere è solito proiettare ogni sua voglia e ogni suo razzismo, quasi sperasse posta bastare nominare il nome di Dio invano per poter sdoganare ogni sua più pruriginoso odio. Fatto sta che sulla sua pagina Vk scrive:
Curioso sarebbe anche comprendere perché lui dica che la mancata discriminazione dei gruppi sociali da lui odiati dovrebbe essere ritenuto una schiavitù per chi gode di pieni diritti, ma forse ci si potrebbe limitare a chiedersi se il consigliere abbia compreso il testo dell'articolo che ha linkato.