Coronavirus. Mosca presenta il conto all'Italia
Ammesso che i russi non pensassero di poter uccidere i virus a fucilate, non è del tutto chiaro a cosa sia servito l'invio di contingenti militari a cui è stato concesso di poter corazzare (a nostra spese) in giro per l'Italia. Ben più chiaro, invece, è l'interesse che ha mosso i russi, ossia un pretesto per chiedere che l'Italia paghi il conto chiedendo all'Europa di togliere le sanzioni contro la sistematica violazione dei diritti civili che avviene nel loro Paese.
La richiesta è passata attraverso vie non ufficiali, con una una lettera inviata da Mosca all'esponente del Movimento 5 Stelle Vito Petrocelli, in qualità di presidente della commissione Esteri del Senato. Nella missiva, il suo omologo alla Duma chiede l'abbandono di quella che lui definisce come «la politica distruttiva delle sanzioni» in nome di ccome lui sostenga che i «paesi occidentali che si definiscono democratici» sarebbero cattivi perché «non intendono indebolirle nemmeno mentre si lotta contro il coronavirus». Buffo, dato che ufficialmente la Russia dichiara di non avere morti e che le chilometriche file di persone davanti agli ospedali sarebbero solo vittime di semplici polmoniti.
Il politico russo che ha firmato la lettera risulta far parte del partito di estrema destra LDPR, fondato dal nazionalista Vladimir Žirinovskij. Il suo ruolo lo ha visto cercare alleanza con l'Italia nell'interesse del Cremlino e, secondo l’esponente leghista Paolo Grimoldi, sarebbe stato proprio lui ad aver chiesto ad un esponente neonazista tedesco di consegnare una lettera a Putinin cui si proponevano aiuti all’Italia.
Il destinatario della lettera, invece, è un esponente M5S che si è sempre dichiarato fan del regime di Putin e di Assad. Spesso in viaggio a Mosca. è stato un sostenitore dell'invio di contingenti militari russi in Italia e ha girato sulla sua onorabilità che chiunque pensasse che Mosca volesse aiutarci in cambio di un allentamento delle sanzioni dovesse essere ritenuto in malafede. Peccato che i fatti gli diano torto.