Gandolfini: «I cani possono uscire, i bambini no», Chi glielo spiega che gli animali sono immuni al virus?


Il fondamentalista Massimo Gandolfini chiede che le sue voglie siano anteposte alla salute pubblica esattamente come la sua Silvana De Mari sostiene che la messa valga più della vita umana e che si debba essere pronti a far morire qualcun'altro se si pensa che non sia vero che Dio sia onnipresente e che il fondamentalista possa pregarlo solo dentro una chiesa. Ed è con evidenti finalità partitiche che il fondamentalista cerca di aizzare all'odio i suoi proseliti scrivendo:


Se pare ridicolo che il signor Gandolfini dica che esisterebbe un «pregiudizio anticristiano» in uno stato dove i cattolici e i sedicenti tali vagono privilegiati, va peggio quando dice che lui si sente «discriminato» mentre dedica la sua vita a far sì che altri siano discriminati in nome del suo odio contro interi gruppi sociali.
Quasi a voler sottolineare come per lui la messa sia solo un pretesto per attaccare Conte e spalleggiare il suo venerato Salvini, Gandolfini si metta a paragonare i suoi figli a dei cani, ovviamente facendo finta di non sapere che gli animali non possono contrarre il virus ma i suoi figli sì. Ed è sempre usando il populismo a fini propagandistici che scrive:


Pare stupefacente come Gandolfini dica che sarebbe "Per i bambini" che lui vuole imporre il suo odio contro le famiglie gay e che sarebbe "per i bambini" che lui vuole poter andare a messa afare la sfilata davanti ai parrocchiani. E lo scopo pare ovviamente politico, ponendo Gandolfini pronto a usare la "religione" come pretesto per sopprimere ogni libertà individuale e inneggiare ai partiti di estrema destra:


Intanto i suoi amichetti fanno cose strane. Ad esempio è nel 2016 il Comune di Bagnolo Mella (Bs) organizzava comizi omofobi in cui Massimo Gandolfini vomitava la sua omofobia. Ora è sotto inchiesta dopo che Basma Bouzid è stata raggiunta da ordinanza di custodia cautelare ed è stata sottoposta all'obbligo di dimora nell'ambito di un’inchiesta sul concorso pubblico che l'ha resa comandante di polizia locale a Bagnolo Mella e che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato truccato proprio per favorire la donna.
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