Nelle regioni leghiste vogliono riaprire tutto nonostante i morti, ma sindaci e vescovi frenano


Il leghista Matteo Salvini continua a cercare di accaparrarsi voti proponendosi come quello che premia gli evasori fiscali e che farà andare al bar i populisti stufi della quarantena come se il rischio di contagio fosse magicamente scomparsi solo perché lui vuole compiacere gli egoismi. Di contro, in tutte le regioni a guida leghista la gestione del virus ha fatto acqua e il padano detiene la maggioranza assoluti di morti, ponendolo nella situazione in cui a dover compiacere la sua propaganda sono quei governatori che dovrebbero essere più prudenti degli altri.
Ed è così che oggi la Liguria è in prima fila nel chiedere la riapertura nonostante abbia registrato più positivi del Veneto pur avendo la metà degli abitanti. Genova detiene il record di contagi giornaliero ogni mille abitanti, ma Toti chiede di aprire tutto ritrovandosi con 70 sindaci della regione ch elo attaccano temendo per l'incolumità dei cittadini.
In Piemonte ci conta un numero di contagi pari alla Lombardia, pur avendo meno della metà degli abitanti. Intanto la giunta leghista ha processato solo 700 richieste di cassa integrazione su 28mila, ma dicono di voler riaprire.
In Lombardia si sono scoperte 282 vittime che none erano state contate, c'è un costosissimo ospedale inutilizzato costato 23 milioni di euro e Fontana dice di voler aprire tutto perché glielo ha detto Salvini. In Sardegna, il governatore Solinas fa sapere che si potrà tornare a messa perché lo ha deciso la Regione, ma i vescovi sardi che frenano e fanno presente che loro non sono stati interpellati.

A confermarci che la strategia leghista non pare molto sensata è il sondaggio proposto dal quotidiano populista e filo-salviniano Libero, dove persino i loro lettori si dissociano dal padano che vuole andare in piazza per chiedere che il governo faccia finta che la pandemia non esista:


Il 60% dei fedelissimi di Salvini che non è disposto a seguire il loro "capitano" nella sua crociata per cercare di accaparrarsi poltrone sulla pelle degli italiani pare esplicativo.

Intanto i dati ufficiali segnalano un incremento di contagi in tutte le regioni a trazione leghista, quasi come se l'allentamento della prudenza aizzata dal leghista stia già iniziando a fare vittime:







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