Silvana De Mari: «Da medico dico che la messa potenzia il sistema immunitario. Salvini ci guidi nella disubbidienza, ci faccia morire come con l'aids negli anni '90»

La fondamentalista Silvane De Mari pare un disco rotto nello sbraitare come una isterica che il Coronavirus non sarebbe una emergenza e che lei ne ne frega se le terapie intensive non potrebbero mai curare tutti i malti qualora l'infezione non venisse tenuta sotto controllo.
Dopo aver sostenuto che lei è disposta a causare la morte di qualcun'altro pur di potersene andare a messa, è a fini palesemente propagandistici che ora se n'è uscita con una surreale «lettera aperta ai capi delle opposizioni», nella quale cavalca odio e pregiudizi per promuovere i suoi amati partiti die strema destra. E se il messaggio non fosse chiaro, la signora piazza pure una bella fotografia del collega Jacopo Coghe al cospetto del suo amato Salvini durante una convention omofoba patrocinata dagli enti leghisti.
Dicendo che durante l'asiatica lei guardava la gente moire senza preoccuparsene, la signora scrive:
Sono un medico di 67 anni. Sono nata nel 1953. Ricordo l’influenza asiatica. Abbiamo seppellito i nostri morti, 30.000 solo in Italia, 2 milioni circa in tutto il mondo, li abbiamo accompagnati nei funerali. Non abbiamo smesso di vivere.
Negli anni 80 ero medico e arrivato l’AIDS. Nei terrificanti anni in cui non c’erano gli antiretrovirali milioni di omosessuali e qualche centinaio di migliaio di eroinomani sono morti. Nessuno ha neanche lontanamente prospettato di limitare la libertà di queste persone nei comportamenti che portavano alla malattia e alla morte. La morte per aids è stata considerata una morte per la libertà.
Se pare surreale che la signora paragoni un'influenza virale con un Aids che è a trasmissione sessuale, da voltastomaco è come tenti di sostenere che a morire sarebbero stati «milioni di omosessuali» e «qualche centinaio di migliaio di eroinomani» in quel suo accomunare gay e drogati dopo aver negato che anche gli eterosessuali possano contrarre l'HIV. Inventandosi che «la morte per Aids è stata considerata una morte per la libertà» senza dirci chi avrebbe detto una simile stupidaggine, la signora nega che neigli anni '90 le autorità pensarono di non doversi curare del problema dato che si pensava che a morire fossero solo i gay e quindi sperarono che sarebbe bastato farli morire tutti e la situazione si sarebbe risolta da sé.
In quel suo bullismo che vede la signora De Mari pronta ad auto-proclamarsi la detentrice del sapere universale, la signora parla della quarantena sbraitando che:
In nessun caso doveva essere prolungata per più di due settimane. Possiamo arrivare un massimo di quattro, poi, con buona pace dei deliri di onnipotenza del, purtroppo, presidente del consiglio Conte, non può essere prolungata o la catastrofe sanitaria sarà peggiore di quella causata dal virus.
Ed ancora, sulla base di "studi" non citati, dice pure:
Potete trovare uno studio che dimostra come la chiusura delle scuole non influenzi il numero dei contagi, quindi è un’inutile crudeltà che priva quel bambino su tre privo di computer e/o connessione internet di scolarizzazione e priva tutti i bambini di socializzazione. Un crimine.
Essere rinchiusi in casa ha come effetto il crollo delle difese immunitarie, anche i bambini si ammaleranno del miserabile covid 19, se sopravvivono al covid 19 i bambini moriranno di fame o di una di quelle belle malattie lussuose e paffute come lo streptococco, lo stafilococco, il vibrione del colera oppure il vecchio bacillo della tubercolosi, che avevamo praticamente estinto ma che i nostri simpatici migranti ci stanno di nuovo fornendo, in variopinti ceppi sempre più resistenti agli antibiotici.
Poteva forse mancare il solito rantolo razzista della signora che dice di voler andare a messa mentre vomita il suo odio contro intere etnie? Ed ancora, la signora annuncia che lei sarebbe a conoscenza di miracolose "cure" senza spiegarci perché la gente muoia ancora:
La trasfusione di plasma di soggetti guariti da covid 19 guarisce in 48 ore se si interviene precocemente. La malattia è curabile. Non ha senso assassinare il paese. Il vaccino non servirà. Non è pensabile che per il terrore di morire rinunciamo a vivere.
La signora passa così al suo elogio dei leader della sua amata destra:
Chiedo ai capi dell’opposizione di salvare il paese. Vi scrivo in ordine alfabetico
Silvio Berlusconi, Cavaliere, io la porto nel cuore da quando lei si è battuto come un leone per Eluana Englaro, lei è stato trascinato in processi molto dubbi, ma non è mai stato abbattuto. Lei ha coraggio e decisione.
Giorgia Meloni, lei ha compreso la potenza dell’identità, con una dichiarazione che è diventata uno spettacolare slogan. I suoi discorsi sono perfetti. Lei ha coraggio e decisione.
Matteo Salvini, lei è uno dei pochi uomini politici che ha compreso il disastro di un fenomeno immigratorio incontrollato, e uno dei pochissimi che si è reso conto che la sospensione della Messa, complice una chiesa in uscita che in realtà è in caduta libera, non sia tollerabile. Non sia tollerabile per motivi teologici e per motivi immunologici. La libertà più elementare è stata calpestata.
La neurobiologia ha confermato il piacere che traiamo quando stiamo nelle nostre chiese. È mediato dalle endorfine, il più potente dei neurotrasmettitori nell’annullare il dolore e potenziare il sistema immunitario. In presenza di un alto tasso di endorfine il sistema immunitario diventa più forte, il dolore scompare, la mente diventa più acuta. La frustrazione dei sacramenti sospesi spinge la formazione di adrenalina e cortisolo, come le terroristiche dichiarazioni sul covid, con crollo del sistema immunitario. Lei ha coraggio e decisione.
Vi prego, salvate l’Italia. I decreti di Conte violano la costituzione, sono assurdi da un punto di vista medico ed epidemiologico, e distruggono il paese. Abbiamo bisogno di leader forti che ordino la disubbidienza civile. Tutti in strada con i gilet gialli e la mascherina. Tutti in chiesa con i gilet gialli e la mascherina. Tutti sui posti di lavoro con i gilet gialli e la mascherina.
Insomma, la signora giura che «da medico» incita a non dare retta agli esperti che studiano le epidemia, suggerendo si debba preferire chi ama starsene in spiagge dotate di cubiste a far giocare i figli con i mezzi della polizia di stato. Non è chiaro se la signora auspichi l'uso di quei fucili che chiedeva ai suoi proseliti di acquistare.
Dichiarandosi leader di non si sa chi, è parlando a nome di un imprecisato "popolo" che chiede a Salvini di dare l'ordine per un colpo di stato contro il governo eletto dagli italiani alle urne, sostenendo di essere lei a dover decidere cosa sia costituzionale e cosa non lo sia.
Inventandosi palle sul 25 aprile in quel suo cieco odio contro le sinistre e facendo populismo di bassissima lega, scrive:
Date voi l’ordine, diteci il giorno e l’ora, e noi vi seguiremo. Non possono arrestarci tutti se saremo milioni. La gente ha riempito le strade il 25 aprile, dimostrando che il potere sa che non c’è veramente pericolo e dimostrando che tutto questo è un regime autoritario.
Nella nostra costituzione la libertà è più importante della vita ed è giusto che sia così. La mia vita me la proteggo io, non permetto che sia protetta da calibri come Conte Speranza e Burioni.
In realtà la Costituzione sancisce che nulla sia più importante della salute pubblica, ma forse la signora ha una copia diversa da quella che abbiamo noi come pare avere testi medici che raccontano pregiudizi sorpassati dadecenni sull'HIV...