Tuiach si accoda all'odio fomentato dai nazifascisti contro chi difende la vita
Il consigliere Fabio Tuiach sostiene che le donne non debbano poter avere alcun diritto di scelta in virtù di come lui pretenda di imporgli la sua volontà. Dice che i gay non debbano poter vivere in santa pace senza subire i suoi quotidiani insulti in virtàù di come lui si vanti del suo raccontare ai figli che babbo fotte mamma senza preservativo e dopo averle ordinato di mettersi nella posizione del missionario. Offende gli ebrei dicendo che lui è antisemita perché lo erano quei nazifascisti che lui idolatra e dice che impedirà alle coppie etero di poter fare sesso anale perché lui ha deciso che si debba «punire» chiunque lo pratichi.
In quella sua propensione ad offendere il sentimento religioso con il suo sostenere che il nazifascismo fosse la sua idea di "cristianesimo", dichiara anche che la «democrazia è nata quando è finito il cristianesimo».
Dall'alto del suo trascorrere le su intere giornate ad inneggiare alla dittatura nazifascista, il camerata cerca di fomentare odio sostenendo che le misure di contenimento alla diffusione del Coronavirus sarebbero «prove di dittatura comunista». Ovviamente, da buon populista, lui si lamenta di tutto senza mai proporre nulla:
L'articolo linkato è un'accozzaglia di insulti e becero populsimo. L'autore dice che lui vuole poter fare come se il virus non esistesse e che lui pretende che Conte possa agitare una bacchetta magica e fare sì che tutto torni come prima per magia. Dice che lui vuole andare nei centri commerciali e che lui non vuole alcuna regola di distanziamento sociale nei bar o nei ristoranti.
Non dice come, dice solo che lui lo pretende quasi pensasse che Salvini avrebbe risolto tutto facendo ballare le cubiste o ingurgitando mojito. Peccato che il Coronavirus esista anche se non piace, e non non è giocando a negarne l'esistenza che la gente potrà fare finta di nulla senza contagiarsi.
Sempre sostenendo che lui vuole che ognuno possa fare ciò che gli pare, l'autore dell'articolo si mette a sbraitare:
Chiunque si trovi in posizione di potere in questo momento – politici, burocrati, “esperti” e semplici “esecutori” – sembra entrato in una bolla di onnipotenza dall’alto della quale si sente titolato a progettare a tavolino la vita degli individui [...] Si capisce bene che siamo entrati, almeno in parte, in una dimensione che non ha a che fare strettamente con la lotta al coronavirus, ma che riguarda, piuttosto, dinamiche (degeneri) di psicologia sociale.
Quindi il populista pensa che ci si dovrebbe affissare al buonsenso delle persone quasi credesse che non ci sarebbero i soliti prepotenti pronti ad approfittarne a discapito del prossimo. E davvero questa gente non capisce che se i contagi ripartono solo perché la gente vuole andare al bar ci troveremmo a buttare via i sacrifici delle ultime settimane?
Chissà, nel mentre Tuiach parla di «dittatura» quasi non sapesse cos'è una vera dittatura. E mentre sostiene che non poter andare al bar sia un'affronto inaccettabile, vomita odio contro chi scappa da vedere dittatura o da situazioni che sono assai peggiori del doversene stare a casa qualche settimana:
L'articolo citato è della setta di Riccardo Cascioli, il ciellino che va in giro a dire che lui pretende le chiese aperte perché dice di voler andare a messa mentre promuove odio etnico contro chi vive situazioni realmente drammatiche e che pagherebbero per una quarantena agiata come quella che stiamo vivendo in Italia.