Il leghista Matteo Salvini: «I porti chiusi condannano a morte migliaia di persone»


«I porti chiusi condannano a morte migliaia di persone». Lo ha dichiarato in Sensto il leghista Matteo Salvini, il padano che cerca profitti dal razzismo. E come caproni i suoi uomini si sono passati le mani, quasi fossero marionette pagate per acclamare qualunque cosa dica il loro "capitano".


In prima fila troviamo anche il solito leghista Pillon (rigorosamente con la mascherina sotto al naso) che applaude tutto felice.

Ovviamente Salvini ha anche ripetuto la sua favoletta sul fatto che chi salva vite umane vorrebbe la «schiavitù» di quei migranti che lui dice non debbano essere regolarizzati dato che i leghisti non vogliono possano lavorare nella legalità. Contro di loro aveva cercato di fare terrorismo sostenendo che 600mila persone sarebbero state regolarizzate perché si sarebbe usata «la scusa» dei braccianti agricoli, anche se poi in realtà i numeri reali parlano di solo 35emila persone, perlopiù badanti che lavorano nella sua Lombardia leghista (ma si sa che il padano ama dare i numeri a caso a seconda della sue personale convenienza)
Ed ancora, incessantemente impegnato nella sua creazione di scontri sociali, l'assenteista padano ha pure ripetuto la sua bufala delle sinistre che non vorrebbero dare gratifiche agli infermieri al contrario di quei leghisti manco usano la mascherina o rispettano il distaccamento sociale.
Insomma, il populismo del padano pare una piaga che condanna il paese a dover stare dietro alle smentite padane piuttosto che pensare ai veri problemi.
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