Mario Adinolfi sostiene che chi protesta contro il razzismo sia razzista


Ovviamente la sua premessa è la solita truffa culturale: nessuno ha mai detto che il sostenere che la vita di una persona di colore abbia pari valore dovrebbe significare che le altre vite non abbiano valore. Ma dato che i suprematisti bianchi si sono inventati quella patetica contrapposizione di stampo populista, il fondamentalista Mario Adinofli si è precipitato a sposare e diffonderla quella stupidaggine tra i suoi proseliti:


La sua affermazione rischia di essere persino più patetica del suo dichiararsi vittima di «eterofobia» in virtù di come si lamenti che i gay non smettano di chiedere pari diritti anche se lui sbraita che il suo aver eiaculato nelle vagine di molteplici mogli dovrebbe garantirgli privilegi economici, giuridici e sociali. E non va certo meglio quando il fondamentalista sostiene che quello slogan sarebbe «razzista» mentre lui cerca voti dicendo che la famiglia eterosessuale bianca e sedicente "cristiana" dovrebbe venire prima di chi ha altre credenze religiose o un altro orientamento sessuale.

Asserendo che lui sarebbe un sedicente "cristiano" che invita a disinteressarsi del prossimo in sfregio agli espliciti inviti di Gesù, Adinolfi polemizza persino sul fatto che in Italia nessuna persona di colore sarebbe stata uccisa da un poliziotto e che tanto basterebbe a negare che anche in Italia ci sia un problema legato ad un razzismo fuori controllo. Ed è così' che la sua retorica lo porta da una parte a sostenere che ad una persona di colore dovrebbe bastare il fatto di non essere ucciso per strada dalla polizia, dall'altra a negare che alcuni partiti a lui vicini chiedono che si abolisca il reato di tortura sostenendo che la violenza farebbe parte del lavoro di un agente:


Sostenere che un poliziotto debba poter torturare qualcuno significa stare dalla parte dell'agente che ha ucciso George Floyd, magari negando pure che il motivo di quella brutalità fosse il suo colore della pelle dato che il suo assassino si vantava di essere un suprematista bianco.

La lunga lista di ipocrisie prosegue con il suo sbraitare che l'Italia non dovrebbe interessarsi al mondo, ma poi lui rompe le scatole se in Canada hanno la GpA o se in Olanda praticano l'eutanasia. Evidentemente ritiene che il dibattito sui paesi stranieri vada bene solo quando ci siano argomenti su cui lui può lucrare. Ed è tra i commenti che Adinolfi torna a mostrarci la sua propensione a modificare le parole espresse da altri per fare polemiche basate sul nulla:




E dato che il suo fatturato si basa soprattutto sul la sua promozione dell'odio omofobico e sulla sua difesa di chi commette reati di matrice omofoba, il sedicente "cristiano" a cui non frega nulla delle vittime di razzismo si mette a piagnucolare che lui finirebbe il galera se si criminalizzerà l'oddio contro quel gruppo sociale che da anni è vittima delle sue quotidiane invettive:


Quindi lui vuole che le sue figlie crescano in un mondo in cui i loro compagni gay verranno picchiati a sangue nelle scuole e in cui i loro compagni di colore rischieranno di essere soffocati dalla polizia nelle strade? E va pure in chiesa a scattarsi selfie propagandistici mentre afferma queste cose?
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