Provita Onlus sclera perché qualcuno ha osato dirgli quello che loro sono soliti urlare contro gli altri


L'omofobia non è "libertà di espressione" e non è "libertà religiosa". Ma se i fondamentalisti di Provita Onlus hanno deciso di cavalcare quelle due falsificazioni pur di schierarsi con i criminali che commettono reati ed aggressioni dettati dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere della vittima (perché questo dice la legge che loro contestano), dovrebbero quantomeno evitare di sbraitare come inseminati che chi esprime opinioni contro di loro dovrebbe essere punito.

Loro chiedono che le famiglie gay non siano riconosciute e si battono perché ai loro figli sia strappato almeno un genitore. Festeggiano sguaiataggine quando riescono a rendere legalmente orfano un bambino che ha genitori ancora in vita, così come sbraitano se la scuola osa ingegnere che l'omosessualità non sarebbe "sbagliata" come loro scrivevano su quei cartelli intrisi d'odio che avevano brandito al loro "Family day".
Ma se un utente anonimo osa esprimere l'opinione che ai fondamentalisti bisognerebbe togliere i figli dato che è evidente che quei abomini rischiano di essere resi vittima di violenze se non risulteranno conformi a quello ca cui i loro genitori li hanno indottrinati sottraendoli alal scuola pubblica e imponendogli chi dovranno amare, ecco che loro si mettono piagnucolare che qualcuno ha osato dirgli quello che loro dicono agli altri:


Quindi la loro sarebbe "opinione" e l'opinione altri sarebbe odio? E perché cercano di fare vittimismo per un'opzione quando loro chiedono di impedire che picchia sangue un ragazzino sia punito con le stesse aggravati che dal 1993 sono previste per chi picchi qualcuno per la sua fede religiosa o per il suo colore della pelle?
Ed esattamente, quali sarebbero quelle "ideologie false e dannose" che sostengono minaccerebbe i loro figli? Perché la collettività dovrebbe pagargli la retta della scuola se loro hanno deciso di sottrarre i loro figli ad una educazione che gli avrebbe permesso di confrontarsi anche con pensieri non conformati a quelli dei loro genitori?

Difficile è anche capire perché loro sbraitino mentre i loro leader parlano di arrestare i genitori gay, chiedono di cancellarli per legge e si inventano insulti in commentabili contro le adozioni:






Piuttosto comico è come, davanti alle unioni civili, questa gente diceva che ci si sarebbe dovuti occupare della aggressioni. Ora che si parla di aggressioni, dicono sarebbe "libertà" di espressione" mentre sostengono che un gay che non si lascia discriminare in silenzio sarebbe nazista verso chi non riesce a a non occuparsi di ciò che avviene nei letti altrui:




Ma ormai pare che il vittimismo vada di moda, con persone che arrivano a piagnucolare istericamente che loro si sentono «discriminati come eterosessuali» se qualcuno osa inserire personaggi lgbt nelle proprie serie:


Fa riflettere come il messaggio in questione risulti scritto con un account aziendale che riporta i dati personali dell'autore e rende evidenti le sue posizioni ai suoi clienti, quasi come se ormai i populisti avessero convinto gli intolleranti che il loro odio può e deve essere sbandierato senza provare vergogna. Perché è vero che gli omofobi son sempre esistiti, ma prima dei vari Gandolfini e Pillon, si vergognavano a dire pubblicamente quello che pensavano perché sapevano che le loro posizioni sarebbero state condannate socialmente.
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