Secondo Elena Donazzan, c'è il «demonio gender» dietro lo spot Diesel e le persone transessuali toglierebbero farmaci ai malati oncologici


In occasione del Pride Month, la Diesel ha lanciato uno spot interpreto dalla modella canadese Harlow Monroe, transgender dall'età di 16 anni. le immagini raccontano la storia di Francesca, nata maschio e diventata donna, decisa ad entrare in convento per farsi suora.
Ma dato che i populista dicono che la regione serva unicamente a sostenere che i gay sarebbero sbagliati, che le persone di colore sarebbero sgradite e che Salvini è bravi perché lui bacia il rosario prima di sfottere tre famiglie che hanno appena perso i figli a causa di una batterio annidato in un ospedale a gestione leghista, ecco che Elena Donazzan ha dato di matto.
L'assessore populista all'educazione di Regione Veneto si è messa a sbraitate che quello sarebbe «uno spot gender» e che passerebbe «un messaggio inquietante». Dice che quella pubblicità «induce a prendere medicine sbagliate, un farmaco che dovrebbe essere bandito ed è poco rispettosa della fede». Già, perché baciare il rosario durante i comizi elettorali mentre si manda a quel paese l'invito all'accoglienza di Gesù sarebbe rispettoso? Usare la Pasqua per cavalcare il bigottimo contro la salute pubblica chiedendo di aprire le chiese nel bel mezzo di una pandemia sarebbe rispettoso?

Il delirio prosegue sulla sponda del più becero populismo, con la signora Donazzan che si mette in cattedra e sancisce:

Il protagonista cambia sesso grazie ad una pasticca che continua a prendere. L'oso della chimica per cambiare la propria sessualità. Non c'è niente di bello, non c'è niente di affascinante, c'è solo il Demonio lì dietro. Chi prende pasticche diventa dipendente. Questa cosa qui è un'aberrazione. Si usa la chimica per cambiare il sesso neglia dolescenti. Pensate che cosa orribile.

Ok, quindi lei proporrà una delibera per vietare ai malati di cuore di poter prende una pastiglia per evitare l'infarto perché lei dice sarebbe dipendente? E neppure è vero che si cambi sesso con una pastiglia, dato che il farmaco di cui lei sta parlando serve solo rallentare la pubertà per concedere tempo all'adolescente in modo che, qualora in età adulta decidesse di cambiare sesso, possa subire un'operazione meno invasiva. Nel caso contrario, può interrompere la cura in qualunque momento. Se la Donazzan vuole fare polemiche, almeno non faccia disinformazione e non dica fesserie.

Creando quelle fase contrapposizioni che tanto piacciono ai populisti, la signora inizia aire che quei farmaci non dovrebbero essere passati dal Servizio Sanitario nazionale, raccontando che sarebbe per colpa degli adolescenti trans che non ci sarebbero soldi per pagare i medicinali ai malati di tumore. Ovviamente è falso, ma si sa che loro cercano di creare odio cercando di sostenere che i diritti degli altri tolgano privilegi al maschio padano eterosessuale e bianco.

Immancabile è anche suo sostenere che lei si sentirebbe offesa come sedicente "cristiana". Dice che i pubblicitari della Diesel sarebbero dei «falliti» e degli «sfigati» perché osano sostenere che la religione non sia da contrapporre alla natura. Però, come già detto, lei non ha problemi se Salvini bacia il rosario davanti alle telecamere per cercare di ottenere voti dopo che per anni ha sostenuto di seguire la religione celtica perché lui era un padano che credeva sol o al dio Po.
Con la sua consueta arroganza, la signora si permette pure di dire che la Disel non crederebbe il Dio perché non lo dipinge omofobo quanto piace a lei. Sbraita che devono «togliere le mani» dalla religione perché a sentir parare di amore ed accoglienza lei si sentirebbe «offesa» mentre viola il principio costituzionale alla libertà di fede. Lei vuole credere che Dio sia malvagio e leghista? Lo può fare, ma non può vietare agli altri di poter credere che sia sia tollerante con tutti.

Ecco qui la porcheria pubblicata dalla Donazzan:

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