Bergamo approva una mozione a sostegno del ddl Zan e rigetta la mozione leghista a sostegno di chi commette crimini d'odio


Se a Verona c'è una giunta che si impegna a contrastare il contrasto ai crimini d'odio e se a Treviso ci sono consiglieri comunali dichiaratamente fascisti che rilanciano i messaggi dei neonazisti che organizzano raid punitivi contro i gay, il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato una mozione a sostegno del ddl Zan.
Presentata il 10 luglio da Romina Russo (Pd), Roberto Cremaschi (Ambiente, Partecipazione e Futuro) e Simone Paganoni (Patto per Bergamo), la mozione è stata approvata con una maggioranza schiacciante e invita «il sindaco e la giunta a predisporre una campagna comunicativa e socio culturale per contrastare i fenomeni del sessismo, dell’omofobia e della transfobia; ad adottare tutte le iniziative, anche mediante il coordinamento con le associazioni e gli organismi di settore, destinate a sensibilizzate l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna di atteggiamenti sessisti, omofobici e transfobici».
È invece stata rigettata la proposta del leghista Filippo Bianchi, il quale ha vergognosamente proposto il testo veronese a sostegno dei crimini d'odio.
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