DDL Zan, spunta la "clausola salva idee" che legittima gli omofobi


Nonostante all’interno del DDL Zan non ci sia previsto alcun "reato di opinione", la novità del giorno è una surreale "clausola salva idee" che potrebbe soddisfare l'estrema destra attraverso il suo tentativo di veicolare l'idea che i crimini d'odio possano davvero essere ritenuti "libertà di opinione" così come sostiene l'organizzazione forzanovista di Jacopo Coghe. Mell’emendamento si legge:

Non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione ai sensi dell’articolo 604-bis del codice penale, come modificato dalla presente legge, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza e siano conformi ai principi costituzionali, laddove esse siano espressione di finalità accademiche, artistiche o scientifiche o di interesse pubblico, nonché integrino commenti, su questioni di interesse pubblico, espressione del genuino convincimento della persona che li esprime.

Quindi chi è genuinamente convinto che Jacopo Coghe sia l'incarnazione di Satana dovrebbe poterlo sostenete pubblicamente? Chissà... Intanto l'avvocatessa Cathy La Torre, candidata sindaca di Bologna, commenta:

Perché, mi chiedo, non si è avvertita questa necessità quando è stata approvata la legge Mancino che sanziona i reati qualificati dalla discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi? Forse si studiava di più la costituzione. Se si volesse così ragionare, allora la prossima volta che verrà emanata una legge penale che preveda degli anni di carcere si dovrà inserire una clausola che ribadisca che in Italia la libertà personale è inviolabile (art 13 della costituzione). Ma a quel punto che senso avrebbe avere una carta costituzionale, in cui sono cristallizzati i capisaldi del nostro vivere insieme? A questo aggiungiamo che c’è una giurisprudenza costituzionale ha spiegato in centinaia di sentenze quale sia il concetto di libertà di espressione e i limiti che può eventualmente subire. Ribadisco, la proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia non pone ALCUN limite alla libertà di espressione e pensiero. Mira invece a sanzionare le discriminazioni e l’istigazione all’odio nei confronti delle persone gay, lesbiche, bisex, transgender. Perché la politica ha così paura di questa legge? Perché taluna politica vuol forse tutelare il “diritto ad offenderci”? Chiunque potrà continuare a dire che l’omosessualità non la condivide, che le famiglie omogenitoriali non le approva. Questa è libertà di pensiero e nessuno la tocca. Quello che non si potrà più fare è discriminarci in quanto omosessuali o tranex, offenderci in quanto lesbiche o bisex. Perché va tutelato il diritto di molti di offenderci e non il nostro di NON essere offesi? Caro Parlamento, rispetta l’articolo 3 della nostra Costituzione e approva una legge utile ed efficace contro l’odio nei confronti di gay, lesbiche, bisex, trans. Tutto il resto è lana caprina e fuffa!
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