Dopo i premi promessi agli evasori, Salvini sostiene la candidatura degli inquisiti


Matteo Salvini pare sempre dalla parte dell'illegalità: dopo aver sbraitato che lui vuole premiare chi ha evaso le tasse o ha commesso abusi edilizi con i suoi maxi-condoni, il padano i è presentato ad Arezzo per sostenere la candidatura degli indagati.
Dopo quella sorta di covid party organizzato da Susanna Ceccardi a Forte dei Marmi, questa volta è stata la piazza vuota a garantire un minimo di rispetto delle regole contro il contagio nonostante l'ostentata mancanza di senso civico e di responsabilità da parte della élite leghista, ma pare surreale che il padano ne abbia approfittato per lanciare la candidatura di Alessandro Ghinelli sbraitando che: «Le incursioni di una magistratura che ad Arezzo non si è accorta di chi spolpava le banche negli anni passati, non devono incidere sulle scelte di una città e quindi sono qua per rinnovare la fiducia in una squadra che ha ben lavorato».
La teoria è curiosa, perché il padano sostiene che le responsabilità di un politico decadrebbero se la magistratura non si è occupata delle responsabilità di altri. Un po' cose se si andasse a rubare al supermercato e si dicesse alla polizia che, in considerazioni di come qualcuno abbia rubato e l'abbia fatta franca, si pretende di non essere arrestati.
Il sindaco appoggiato da Salvini risulta indagato nei tre filoni dell'inchiesta Coingas, Multiservizi ed Estra. Ma Salvini dice che sarebbe colpa delle sinistre se i politici di destra delinquono e, come un Berlusconi qualunque, ha sbraitato: «Se ad Arezzo l'unico argomento in mano alla sinistra è la magistratura credo che sia stato scelto l'uomo sbagliato e il momento sbagliato». Ed ovviamente il suo attacco alla magistratura è stato immediatamente usato per ai suoi interessi, col padano che ha iniziato a dire che «sarò in un tribunale il 3 ottobre per rispondere, secondo loro, di sequestro di persona; secondo me di aver difeso il mio Paese».
Insomma, lui è l'amico degli indagato che "difende" il Paese sequestrando naufraghi disarmati che ha torturato inutilmente prima di farli sbarcare dato che il suo reato stava diventando troppo evidente.
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