La Consulta boccia il decreto di Salvini: è incostituzionale


Mentre il governo dorme e ha persino rinnovato i concordati con i deportatori libici, la Consulta ha iniziato a smontare l'orrore del cosiddetto "decreto sicurezza" di Salvini. Nella fattispecie, è stata riconosciuta l'incostituzionalità della norma che preclude l'iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo voluta dal padano:

La Corte ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti.

Insomma, l'assenteista ha fatto solo due decreti in oltre un anno di governo e si scopre che sono pure incostituzionali dato che è facile immaginare li abbia scritto per scopi prettamente propagandistici. Un po' come quella quota 100 e quel reddito di cittadinanza che hanno messo in ginocchio l'Italia dato che lui voleva proporsi come il padano che regala soldi facendo debito.
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