Lizzano. Proteste per il rosario a sostegno dei crimini d'odio organizzato dal parroco


Siamo alla follia. A Lizzano, in provincia di Taranto, il parroco della chiesa di San Nicola ha organizzato un blasfemo rosario a sostegno dei crimini d'odio. Secondo don Giuseppe Costantino Zito, sarebbe fondamentale impedire aggravanti di pena per chi picchia a sangue un gay per strada perché in tal modo si "difenderebbe la famiglia" co0me sostiene quel Jacopo Coghe che va in giro a dire che i suoi figli sanno bene che papà li punirà e renderà la loro vita un inferno qualora non soddisfino le fantasie sessuali che lui proietta su di loro.
Ed è così che il parroco ha partorito quell'abominevole rosario «per implorare il fallimento del ddl contro l’omotransfobia» attraverso una «supplica allo Spirito Santo» e una «preghiera a San Giuseppe, sposo di Maria».

Alcuni cittadini hanno indetto una manifestazione pacifica contro quella blasfemia, ma i carabinieri hanno identificato chi chiedeva legalità e non hanno schedato quei pochi violenti che hanno "pregato" per l'impunità chi chi delinque a danno delle minoranze. Tra gli identificati c'è anche la sindaca, scesa in piazza a sostegno del ddl Zan, la quale spiega:

Oggi pomeriggio mi hanno segnalato che il parroco della Chiesa “San Nicola” del mio paese, Lizzano, aveva organizzato una veglia di preghiera contro il DDL sull’omotransfobia. Ho scritto un post sulla cosa, lo trovate qui sotto. In risposta al post, alcuni ragazzi hanno deciso di radunarsi davanti alla Chiesa con alcune bandiere arcobaleno. Saremo stati una quindicina di persone.Il parroco ha chiamato i carabinieri che hanno iniziato a chiedere i documenti a tutti, spaventando i ragazzi più piccoli che – comunque – sono rimasti.Ho telefonato alla sindaca Antonietta D’Oria per informarla della situazione e quello che vedete qui sotto è il suo intervento. Ha ricordato ai carabinieri che l’Italia è uno stato aconfessionale. E gli ha chiesto di identificare anche quelli che sono dentro. I carabinieri non lo hanno fatto, ma si sono allontanati.

La sindaca ha anche spiegato che il parroco non ha voluto confrontarsi con i manifestanti, molti dei quali sono assidui frequentatori della chiesa.
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