Lo schifo del video razzista di Marco Rossi, calciatore del Monregale Calcio


Lui si chiama Marco Rossi ed è un ragazzetto che probabilmente dovrebbe stare in riformatorio e non certo nel Monregale Calcio. In un video che circola da qualche tempo sui social, si vede il ragazzetto (maggiorenne e dunque penalmente responsabile delle sue parole) che non si limita a dichiarare di aver dichiarato il falso alle autorità e di aver guidato completamente ubriaco. Tra bestemmie e insulti, è contro una donna di colore con la quale ha avuto un diverbio dopo un incidente stradale che il signor Marco Rossi ha iniziato a pronunciare frasi razziste e misogine da vomito: «C’è una ne*ra di merda che pensa di avere dei diritti». «Donna e diritti non dovrebbero stare nella stessa frase, in più ne*ra». «Orango». «You are black, ne*ra di merda». «Baciami il cazzo, puttana!». «Troia, lavami i pavimenti». «Ora dovrei pagare la macchina a una solo perché sa fare il cous cous?».
Il ragazzo chiude il video dicendo di aver rubato l'automobile a sua madre a 15 anni e di preso una multa con l’autovelox senza mai averla pagata, forse ritenendo che la delinquenza sia un fatto di cui vantarsi.


Ma è questo schifo il mondo che i populisti vogliono per i loro figli? Davvero qualcuno può pensare che quei senatori che vanno sui social network a spargere odio razzista tra i giovani non siano responsabili di questa depravazione valoriale? E magari vogliono pure sostenere che non serva alcuna educazione al rispetto perché Gandolfini assicura che spetti ai genitori decidere come crescere i figli (magari con risultati simili)?

Nonostante il video risalga allo scorso febbraio, è solo ora che il Monregale calcio ha finalmente sospeso il calciatore sessista e razzista. Il provvedimento è avvenuta dopo che un account Twitter ha rilanciato la notizia, cercando di coinvolgere una serie di personaggi legato allo sport per dare visibilità ai fatti. E ci sarebbe anche da domandarsi se la polizia sia troppo occupata a fare la scorta a Salvini per occuparsi di questi delinquenti che si vantano pubblicamente di guidare ubriachi, di non voler pagare le macchine che distruggono e di fregarsene delle multe prese mentre guidano senza patente.
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