NEG Zone: Una campagna contro l'odio oscurantista in piazza
Sabato 11 luglio, sarà il giorno nel quale in molte città italiane le associazioni dell'estrema destra cattolica manifesteranno contro il disegno di legge per prevenire e contrastare l’omotransfobia. Non passa giorno in cui le pagine della cronaca non raccontano di episodi di violenza che persone LGBT+, ma anche persone scambiate per tali, subiscono in famiglia, al lavoro, dai vicini di casa, passeggiando per strada, entrando in un esercizio commerciale e sui social network. Eppure, si tratta di un racconto solo parziale, perché non è prevista una raccolta sistematica dei dati sui crimini basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, senza contare chi non denuncia la discriminazione o la violenza subita.
Ciononostante, il testo depositato dai partiti della maggioranza in Commissione giustizia alla Camera è considerato dalle associazioni del mondo oscurantista “grave”, “ingannevole” e “liberticida”. Non digeriscono che, dopo il cambio di maggioranza dello scorso anno, abbia coraggiosamente preso forma un percorso legislativo che unisce le proposte contro l’omotransfobia e la misoginia.
Non sorprende la reazione delle destre populiste e dei conservatori cattolici, la cui propaganda gode di grandi risorse per scagliarsi contro i diritti delle vittime d’odio. Per schierarsi a favore dei diritti e sostenere un messaggio inclusivo delle diversità di ciascuno è nata “L’odio non è un’opinione”, campagna di sensibilizzazione lanciata dal network LGBT+ NEG Zone.
La campagna proporrà costanti aggiornamenti sul percorso della proposta di legge, sul dibattito sociale e politico, sulle fake news e sugli episodi di omotransfobia nel nostro Paese. Per dimostrare come il fenomeno non conosca latitudine, una mappa dell’odio fornirà immediato impatto delle preoccupanti dimensioni degli episodi di violenza. Non è più ammissibile descrivere un episodio di omotransfobia nella certezza che a breve ne accadrà un altro. Tutto ciò non può più essere destinato ad avere una eco tra i siti punti di riferimento della comunità LGBT+, pertanto questa campagna si propone di diffondere quanto più possibile le storie e i volti delle vittime perché nulla di tutto questo accada più.
Sebbene basterebbero molti meno casi di questi affinché dei cittadini meritino delle tutele per la propria sicurezza e per affermarsi nella società al pari delle persone non LGBT+, ci sembra ragionevole concludere che l’emergenza omotransfobia in Italia esiste ed è anche molto evidente. Basta solo, voler vedere l’elefante nella stanza.
#RestiamoLiberi, ma dalla violenza e dalle discriminazioni!
Comunicato stampa NEG Zone
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