Piacenza. Trans picchiata e obbligata a far sesso nella caserma degli orrori


«Se non collbabori, se non mi dai lavoro, in un modo o nell'altro ti frego e ti timando in Brasile». È questa la minaccia che il maresciallo della Stazione Levante di Piacenza avrebbe ripetutamente rivolto ad una donna transessuale nel corso dell'ultimo anno e mezzo. Cresce così il numero di reati commessi dai carabinieri che Salvini difende nonostante i pestaggi e le torture ad innocenti.
La trans ha presentato ai magistrati una richiesta per essere sentita come persona offesa: «Sono stata minacciata più volte», racconta, spiegando di essere stata obbligata a fare sesso e di esser stata picchiata una volta all'interno della caserma.
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