Piazze vuote alla manifestazione pro-omofobia delle lobby integraliste


Per quanto le lobby omofobiche dichiarino numeri surreali che vengono smentiti dalle loro stesse fotografie, pare un flop la manifestazione a sostegno dei crimini d'odio organizzata da Gandolfini, Coghe e Pillon. La loro richiesta è quella di mettere a frutto i morti da Coronavirus come pretesto per chiedere che si gay siano negate le protezioni di cui loro godono a piene mani.









Se si paragonano quei pochi violenti alle oceaniche folle di partecipanti ai Pride, è evidente che l'Italia per bene non sia dalla loro parte e che Coghe non rappresenti nessuno mentre chiede il ritiro di una legge che lui non vuole possa punire chi delinque. E quei numeri sono ancora più irrisori se si considera che vescovi, leghisti e discepoli di Giorgia Meloni hanno aderito a quella vergogna.

Prendendo ad esempio Milano, il paragone è questo nonostante abbiano scelto la piazzetta più angusta del centro:



A partecipare alla manifestazione omofoba troviamo anche il solito leghista Umberto La Morgia, il quale cerca di farsi bello davanti al suo Salvini sostenendo che chi contrasta la difesa dell'odio da parte dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus andrebbe considerato come un hater:


Insomma, il circo.
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