Rocca di Papa, insulti transofobici ad un agente di polizia


È Polis Aperta a denunciare l'ennesimo caso di omofobia ai danni di un agente di Rocca di Papa. Per quanto Jacopo Coghe giuri sulla vita dei suoi figli che l'omofobia sarebbe "libertà religiosa", non pareva certo una preghiera il fatto che i delinquenti l'abbiano insultato attraverso frasi transofobiche:

Insulti tracciati con una bomboletta spray sui muri della città. Un atto vile, oltre ad un reato che deturpa il patrimonio storico, originato probabilmente da una vendetta per un controllo di polizia stradale. Uno squallido tentativo di mettere alla berlina la vita privata di un agente colpevole solo di aver fatto il proprio dovere per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Un tentativo andato a vuoto non solo per la pronta reazione dell’Amministrazione comunale che ha eliminato immediatamente gli insulti esprimendo solidarietà all’agente, ma per la levata di scudi che il gesto ha scatenato.

La vittima ha però osservato come quelle vili offese «hanno portato alla luce la parte più civile della società» che si è affretta ad esimergli solidarietà.
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