Tommaso Zorzi risponde a Coruzzi: «Nessuno della comunità LGBT si sente rappresentato da lui»


Pare ormai prassi che Mauro Coruzzi si offra ai giornali di destra come il gay che benedice chi vuole togliere diritti e pari dignità ai gay. E se a Ballando con le stelle si proponeva come in piangina che piagnucolava che lui non voleva fare fatica, da Belpietro ha avuto il coraggio di sostenere che lui non sopporterebbe "il vittimismo" dei gay dall'altro del suo chiedere che non si preveda alcuna protezione verso chi è vittima di reati di stampo omofobo. D'altronde non è certo nei lussuosi salotti televisivi che lui rischia di subire quello che vorrebbe fosse inflitto ad altri.
Quelle parole hanno fatto infuriare anche Tommaso Zorzi che, attraverso una serie di storie Instagram, dichiara:

Ho dovuto aspettare una mezzoretta prima di fare queste storie perché mi sono dovuto calmare altrimenti mi sarei beccato delle denunce se avessi detto quello che penso. Premesso che io aborro il personaggio.
Nessuno della comunità LGBT si sente rappresentato da Mauro Coruzzi Platinette. La cosa che mi fa inca**are è che lui sputa sulle stesse battaglie che gli hanno permesso di andare in tv a fare il pagliaccio. Perché se negli anni 60/70 non ci fossero state battaglie come quella di Stonewall, lui col ca**o che era in tv a fare il clown.

Platinette ha infatti fondato la sua carriera sul proporre una caricatura dell’omosessuale che non desse fastidio ai neofascisti, contribuendo ad alimentare odio e stigma verso un'intera categorie di persone.
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