Il vaccino annunciato da Putin manda in cortocircuito i novax filorussi che negano l'esistenza del virus


La populista Zaira Bartucca è passata dal giurare che il suo amatissimo Putin avesse «la cura» del Coronavirus al sostenere che quella del Coronovirus fosse una «finta emergenza» quando il numero di contagi registrati in Russia ha smentito l'efficacia dei farmaci prescritti dal Cremlino. Da allora la sua propaganda è passata a negare la pandemia e a sostenere che i "poteri forti" la perseguitassero per questo. Ovviamente si è messa anche a raccontare che i vaccini porterebbero l'autismo e ha iniziato a cercare di far soldi proponendo teorie pseudo-scientifiche volte a negare la realtà dei fatti, in un calderone in cui gettare tutte le teorie complottiste di cui lei si fa promotrice:


Il negazionismo l'ha anche portata ad insultare i morti e le loro famiglie, sostenendo che:


Non solo. Sul suo sitarello, ogni suo articolo includeva anche con un surreale proclamo in cui la Bartucca citava a caso la Costituzione per sostenere un fantomatico "diritto" a far ammalare gli altri attraverso il suo sostenere che il populista dovesse potersene fregare del lockdown, dovesse poter organizzare assembramenti e dovesse fregarsene come e quanto voleva. Insomma, una situazione che qualcuno sintetizza così:


Ora, però, il suo venerato Putin pare aver mandato in cortocircuito la propaganda novax dei filo putiniani, proponendo un vaccino che contrasta con il loro voler negare la pandemia. E dato che non si tratta del vaccino testato dallo Spallanzsani ma una proficua fonte di profitto per il loro Putin, ecco che all'improvviso sono svanite tutte le loro teorie suo microchip iniettati tramite i vaccini.
Con i suoi soliti toni polemici per cui tutto deve essere proposto contro qualcuno e mai per qualcosa, è dal suo profilo che scrive:


Non è stupefacente che Putin non venga considerato parte del "complotto" mentre brevettato un vaccino per cui non è manco stata finita la sperimentazione? Ma davanti a chi mette in dubbio gli annunci propagandistici di Mosca, ecco che Zaira Bartucca si mette a strillare che sarebbe «razzismo» verso i russi:


A dirlo è la giornalista populista che racconta del raggio della morte di cui si parlerebbe nei "cabli" diffusi da Wikileaks nel 1993, ossia quando Wikileaks esisteva nemmeno:


Rasentando il ridicolo, il co-direttore extracomunitario del sito della Bartucca si mette a dire che sarebbe colpa di Gayburg se loro scrivono stupidaggini. Ed è così che l'ucraino che voleva candidarsi con Salvini per "cancellare gli lgbt" dall'Italia si mette a diffamarci e insultarci come sua abitudine:


In copia ci mette pure l'Ordine dei giornalisti, quasi volesse rivendicare che loro scrivono quello che vogliono mentre minacciano e insultano chi li sbugiarda. Il tutto insultando ancora una volta sulla base di ciò che hanno scritto altri. E chissà se l'ucraino sa che potrebbe dover rispondete penalmente del suo sostenere che noi saremmo «analfabeti», così la sua amichetta potrebbe finire in carcere per averci accusati di essere «pedo-supporter».
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