La bandiere della comunità lgbt


È nota a tutti la bandiera rainbow che fu creta da Gilbert Baker nel 2978 e che col tempo è divenuta il simbolo del movimento lgbt. Meno note sono alcune bandiere che rappresentano l'identità di specifici sottogruppi.

La bandiera bisessuale
Creata nel 1998, è caratterizzata da tre colori: magenta a rappresentare l’attrazione verso lo stesso sesso, una striscia blu per l’attrazione per il sesso opposto e una striscia color lavanda a simboleggiare l’attrazione verso entrambi i sessi.

La bandiera transgender
Esposta per la prima volta nel 2000, è caratterizzata da cinque strisce: due azzurre (colore tradizionale per i maschi), due rosa (colore delle femmine) ed una bianca al centro, per coloro che sentono di avere un genere neutro o nessun genere, e per coloro che sono intersessuali. Monica Helms, ideatrice della bandiera, specifica che "La sequenza è tale che non importa in che modo la si veda, poiché sarà sempre corretta".

La bandiera intersessuale
Nata nel 2013, non ha alcun colore attribuibile ad un maschio o ad una femmina, preferendo colori neutri come il gialla e viola che la rendano “liberamente disponibile”, come le caratteristiche biologiche delle persone intersessuali.

La bandiera asessuale
Nata nel 2010, è caratterizzata da quattro colori: il nero rappresenta l’asessualità, grigio per quell’area tra sessualità ed asessualità, bianco per sessualità e viola per la comunità che ne fa parte.
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