Nelle Firenze rinascimentale erano celebrate unioni fra persone dello stesso sesso


Con buona pace per quei populisti che sostengono voler "difendere" la tradizione italiana attraverso l'omofobia, la storia ci racconta una storia molto diversa. Ad esempio la Firenze dei Medici era nota per essere una città inclusiva e libera, motivo che durante il Rinascimento portò molti artisti gay e decidere di vivere lì.
Sino al 1432, Firenze rese possibile le unioni fra persone dello stesso sesso, mentre la strada Chiasso del Buco era conosciuta come una zona frequentata principalmente dalla comunità gay dell’epoca. ma dato che anche ai tempi non mancavano i Pillon di turno, quella tolleranza non era ben vista da altri stati: Genova approvò una norma che impediva l’assunzione di insegnanti fiorentini perché convinti potessero "corrompere" la sessualità degli studenti, mentre San Bernardino da Siena invitava i fedeli a sputare sul pavimento di Santa Croce a Firenze come segno di disprezzo per l'amore.
Alcune testimonianze di quell'epoca si possono vedere all'interno della Chiesa di San Marco a Firenze, dove la tomba in cui fu sepolto Pico della Mirandola insieme al suo compagno ancora riporta l'epigrafe “Quorum animos in vita coniunxit Amor” (Queste anime si amarono).
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