Tripodi è il "gay di destra" che dice di non volere una legge contro l'omofobia, ma era lui a chiederla nel 2015


Ferdinando Tripodi sostiene che la famiglia sia una, che il matrimonio sia uno e che la religione giusta debba essere la sua. Poi però parla di "pensiero unico" nel pretendere leggi che impediscano agli altri di poter vivere la propria vita come meglio credono, magari sostenendo pure di sentirsi "insultato" da chi non la pensa come lui:


Se tutto ci porta a poter ipotizzare che siano proprio loro quelli del pensiero unico dato che paiono non tollerate chi non si conforma al loro stile di vita, fa sorridere che ad autoproclamarsi vittima di imprecisati insulti sia un tale contro le famiglie gay firma messaggi come questo:


Se non pare etico insultare le famiglie gay gay attraverso una fotografia decontestualizzata vecchia di anni e scattata all'estero, nulla cancella un dato di fatto: nessuno gli vieta di non denunciare aggressioni omofobe o di non adottate figli. Ma, nonostante lui abbia tutte le libertà, il signor Tripodi pare invocare una presunta "libertà" ad imporre il suo pensiero attraverso leggi che limitino le libertà altrui. E non meno curioso è come lo stesso Tripodi invocava una legge contro l'omofobia solamente sei anni fa: ora si oppone a quella legge, nega l'omofoia e collabora con la gente di Gandolfini che nel 2016 lui accostava ai nazisti:




Caso vuole che tutto sia cambiato quando ha iniziato a scattarsi selfie fon Matteo Salvini e con Giorgia Meloni, annunciando che lui vuole candidarsi proponendosi come il "gay di destra" che ritiene che i bambini possano essere "difesi" impedendo possano essere previste aggravanti per chi commette reati dettati dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere delle sue vittime:


Quella sulla legge contro l'omofobia non pare l'unica incongruenza. Prima di iniziare a rilasciare interviste a Mario Adinolfi, Tripodi pareva avere opinioni sul Pride molto diverse da quelle che oggi ci propina sui giornali insultando i partecipanti:




Anche in questo caso pare emblematico un esempio: c'è una fotografia con una piazza piena, lui individua l'unico ragazzo vestito in maniera pittoresca, dice che quel ragazzo vorrebbe dei bambini e lo usa per pretendere che a tutti gli altri sia vietata l'adozione:


A questo punto perché non mostra una fotografia di quei padri di famiglia che lasciano i figli per andare a prostitute e non domanda quanti gli farebbero adottare dei bambini? Chissà...

A chiudere la carrellata è un vecchio messaggio scritto dal "gay di destra" che oggi partecipa alle manifestazioni organizzate da associazioni fornzanoviste contro la legge per il contrasto all'omofobia in nome di come dicano che la si dovrebbe ritenere "libertà di opinione". Nel 2013, scriveva:

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