Giorgia Meloni dice di non aver votato gli accordi con il Qatar per sostegno ai cittadini omosessuali del Paese
Dopo l'omicidio di Maria Paola, Giorgia Meloni sta vergognosamente continuando a cavalcare la vicenda per sostenere che lei, alleata di Gandolfini e fervente contestatrice dell'educazione al rispetto nelle scuole, vorrebbe combattere quell'omofobia che diceva non esistesse. Dalla sua pagina Facebook, la leader di Fratelli d'Italia ha scritto:
In Qatar (come in molti altri Stati islamici) l’omosessualità è considerata un reato punito con frustate e carcere. In alcuni casi con la pena di morte. Anche per questo, Fratelli d’Italia ha provato di recente in Parlamento ad opporsi all’accordo bilaterale di “cooperazione culturale e formativa” tra Italia e Qatar. Accordo che purtroppo è stato approvato con i voti favorevoli del M5S e del PD di Alessandro Zan e Monica Cirinnà, quelli che oggi parlano di violenza contro gli omosessuali e provano ad accusare me e Fratelli d’Italia di omofobia. Non prendiamo lezioni da ipocriti di questa risma che combattono a parole la violenza contro le minoranze solo quando conviene loro politicamente e tacciono quando l’argomento potrebbe creare qualche imbarazzo o compromettere relazioni a loro particolarmente vantaggiose.
Secondo copione, l'omofobia viene messa a frutto dall'esponente di estrema per creare odio contro l'Islam. Ma intanto la signora continua a tacere davanti a quel suo consigliere che in Aula ha sostenuto che non si dovrebbero tutelare i gay perché da lui ritenuti «contro natura» o a quei suoi candidato che hanno gettato disinfettante contro un candidato gay.
Davanti all'ennesima provocazione, Alessandro Zan ha replicato:
Giorgia Meloni si arrampica sugli specchi. Oggi veste i panni di paladina dei diritti civili e dice di non aver votato gli accordi con il Qatar per sostegno ai cittadini omosessuali del Paese. Solo ieri un eletto comunale del suo partito definiva l’omosessualità ‘contro natura’, e da lei non una parola. La leader di FdI accusa me e il Partito Democratico di ipocrisia e di combattere la violenza solo a parole, quindi le rinfresco la memoria: sono relatore di una proposta di legge contro l’omotransfobia e misoginia a cui Fratelli d’Italia ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità con voto segreto, ovvero nel più subdolo dei modi. È vigliacco e offensivo della dignità delle persone colpite da omotransfobia condannare prima la violenza sui social e poi bloccare con l’ostruzionismo una legge che combatte proprio queste violenze. Giorgia Meloni sia coerente.