Il "gay di destra" insulta Gabriel Garko: «Io linciato, ma lui ha ha preso per il culo i fan per anni»


Ferdinando Tripodi continua a proporsi come il "gay di destra" che nega l'omofobia e che va in piazza con Giorgia Meloni a manifestare a sostegno di chi commette reati di matrice omotransofobica. Forse intenzionato ad ottenere visibilità mediatica, si è messo a sbraitare che l'omofobia non esisterebbe e che se Gabriel Garko avesse fatto coming out vent'anni fa, sicuramente non avrebbe avuto alcuna conseguenza lavorativa. Curioso, dato che numerosi attori dichiarano di aver avuto problemi lavorativi una volta dichiarati. Eppure lui scrive:


Asserito che lui si sente superiore perché nato con quei diritti che deride nel suo manifestare onsieme a Giorgia Meloni e sostenuto che sia colpa delle vittime se no si fanno mandare al macello dai propri carnefici, è sempre usando Garko a fini propagandistici che passa al suo solito sostenere che pretendere leggi che vietino i diritti altrui significherebbe "pensarla diversamente".


Se non si capisce il nesso tra il suo manifestare a sostegno dei crimini d'odio e il diritto di Garko a non dichiarare la sua omosessualità, quello stesso Tripodi che ama pretendere "rispetto" per la sua avversione contro i gay pare non mostrare altrettanto rispetto verso le opinioni altrui nello scrivere:






Ma perché manda a fanc*** chi esprime opinioni a lui sgradite mentre piagnucola che lui sarebbe "insultato" e "diffamato" da chi manifesta il proprio diritto fi critica davanti alle sue esternazioni? E che avrebbe fatto lui nella vita per lanciare simili sentenze?
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