Il Giornale si inventa falsi "gay pride" pur di usare l'omofobia allo scopo di fomentare rabbia sociale


In quella costante creazione di false contrapposizioni che possano fare leva sui pregiudizi e sull'odio della parte peggiore del Paese, i media populisti hanno deciso di sostenere che sarebbe "colpa" dei gay se loro non possono fregarsene delle misure sanitarie come è solito fare quel loro Salvini che se ne va in giro inneggiando all'irresponsabilità civile.
Nonostante una festa che si tiene a Padova non abbia nulla a che fare con quei "gay pride" che risultano costantemente al centro della loro propaganda, Il Giornale è stato capace di pubblicare questa porcheria:


Citando Libero come loro "autorevolissima" fonte, il quotidiano di estrema destra inizia a lamentarsi che i gay verrebbero esentati dal rispetto delle regole. Ed è un tale Luca Sablone a scrivere:

Da oggi, lunedì 7 settembre, entra in vigore il nuovo Dpcm che sarà valido fino al 30 settembre: il provvedimento sostanzialmente proroga i divieti già in corso e stabiliti con il decreto del 10 agosto scorso. Dunque viene confermato il divieto di ballare nelle discoteche e gli eventi sportivi restano a porte chiuse. Ma nelle ultime ore sia dai gestori dei locali sia dai tifosi delle squadre si sta sollevando una domanda comune: "Le regole valgono veramente per tutti? Anche per gli Lgbt?". Un interrogativo lecito e comprensibile, visti gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto gli appartenenti alla comunità.
Il fronte progressista, in prima linea contro i negazionisti del Coronavirus, cosa avrà da dire adesso? Perché l'edizione odierna di Libero parla di foto scattate tra venerdì e sabato che forniscono una situazione surreale: assembramenti, balli di gruppo e mancato utilizzo della mascherina al Pride Village di Padova. Gli organizzatori avevano assicurato: "Tutte le persone partecipanti ai vari eventi della giornata sarà richiesto di indossare le mascherine per tutta la permanenza e di mantenere le distanze di sicurezza di un metro evitando in questo modo situazioni di affollamento". Peccato non sia andata proprio così.

Dai commenti si evince come lo scopo di quell'articolo sia la messa a frutto dell'omofobia coltivata dal quotidiano per la loro propaganda anti-governativa:



Po, però, loro erano in piazza senza mascherina già il 2 giugno scorso e da allora hanno sempre strenuamente difeso quel padano che tocca cibi e persone a rischio senza alcun rispetto per le regole. Ma se si punta il dito contro i gay, scatta la loro ira funesta. E il passo dal lor sostener e che i migranti portano le malattie al sostenere che i gay siano untori potrebbe essere molto breve, soprattutto per chi campa d'odio.
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