La vergogna del Tg2 che chiama "Cira" il compagno trans di Maria Paola


C'è un problema culturale se i telegiornali della TV pubblica si fanno promotori degli stereotipi che hanno portato all'omicidio di Maria Paola Gaglione, la 18enne di Caivano che è stata uccisa dal fratello perché fidanzata con un uomo trans.
In un pezzo del Tg2 firmato da Michele Giordano, il giornalista parla di:

Una storia d’amore gay finita in tragedia. Uccisa perché Michele voleva ostacolare la relazione della sorella con una ragazza, Cira, 22 anni, che sta seguendo un percorso per diventare uomo. C’era anche Cira in motorino con Maria Paola. Cira è rimasta ferita. È stata lei a raccontare ai carabinieri il raid e il sogno d’amore spezzato dall’odio omofobo.

A ciò si aggiunge come il Tg2 abbia così lanciato la notizia: «Inseguita e speronata dal fratello per la sua relazione omosessuale, ferita l'altra ragazza a bordo». Ed anche il Tg1 ha parlato di «relazione gay» nel sommario, rilanciando insieme a RaiNews 24 il servizio di Giordano.

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