L'Ordine degli Psicologi prende posizione a sostegno del ddl Zan


Con buona pace per quel Jacopo Cogne che se ne va in giro a sbraitare che lui non riesce a comprendere perché mai le sue vittime dovrebbero essere protette dal suo odio, il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha spiegato come la Legge Zan sia necessaria oltre che auspicabile.
In una lettera indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, il presidente David Lazzari dichiara:

Con questa nota desidero esprimere a nome del Consiglio Nazionale, del Comiato Pari Opportunità dell'Ordine degli Psicologi e mio personale il vivo interesse e il sostegno della nostra categoria prefensionae al Testo unificato del Disegno di Legge in ordine al contrasto dell'omotransfobia, comunemente definito come DDL Zan.
La consapevolezza e la libertà di vita dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere da tempo sono infatti entrate nel patrimonio scientifico e metodologico di chi si occupa della salute intesa come benessere della persona nella sua integrità; in particolare, tuttavia, questi temi entrano con forza nel patrimonio etico di una professione, quella dello psicologo, per cui il rifiuto di ogni forma di discriminazione è il fondamento del suo status, come chiaramente espresso dal nostro Codice Deontologico».
Il fatto che la legislazione italiana, come già accade in molti Paesi europei, possa finalmente prevedere di punire, oltre ai reati e ai discorsi di odio relativi a caratteristiche come la nazionalità, l’etnia o la religione, anche i reati di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere costituirà, ne siamo certi, un importante passo avanti nell’attuazione del dettato costituzionale e, contemporaneamente, un momento importante nella crescita culturale ed etica dei cittadini e delle cittadine del nostro Paese.
Il nostro augurio che l’iter della norma in esame presso il Parlamento possa concludersi positivamente quanto prima è quindi anche l’auspicio di una crescita personale e collettiva.
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