Silvana De Mari inneggia a nuove crociate, sostenendo che l'infedele debba essere "convertito"
Se è opinabile pensare che personaggi come Fabio Tuiach o Silvana De Mari possano davvero credere in Gesù dato quanto dichiarano nel suo nome, preoccupante è come dichiarino di voler imporre la loro versione di "cristianesimo" attraverso un attacco alla libertà religiosa altrui:
In uno dei suoi soliti videoproclami, la signora De Mari dichiara che la Chiesa sarebbe piena di «traditori» e che lo scopo della vita umana sia quella di aspirare a morire nel martirio esattamente come raccontano anche i fondamentalisti dell'Isis per spingere altri a perdere la vita per il loro profitto.
In un attacco al Vaticano e al messaggio di Gesù, racconta che: «Cristo non lava i piedi a chi passa per strada, non lava piedi si carcerati non lava i piedi alle donne ma li lava ai suoi sacerdoti. È un gesto che viene fatto all'interno della Chiesa. Dice che chi non me e contro di me, quindi non si può far entrare in chiesa chi dice Allah o cose del genere, perché sono contro Cristo. E tutti quello che sono contro Cristi noi dobbiamo convertirli».
Praticamente siamo tornati nel Medioevo, con chi nomina il nome di Dio invano per "giustificare" una guerra di religione finalizzata a imporsi sul prossimo.